Il Conclave, il tradizionale processo di elezione del nuovo Pontefice, è attualmente in corso all’interno della Cappella Sistina. A sorprendere è un elemento inaspettato: alcuni cardinali coinvolti nel voto hanno ammesso di essersi rivolti al cinema per comprendere meglio la complessa procedura del conclave, guardando il film Conclave, vincitore di un premio Oscar.
Il boom di “Conclave” dopo la morte del Papa: +283 per cento di streaming in 24 ore
Il film Conclave, diretto da Edward Berger e basato sull’omonimo romanzo di Robert Harris, ha registrato un’impennata di visualizzazioni non appena si è diffusa la notizia della morte del Papa. Secondo Luminate, piattaforma che monitora i dati di streaming, le visualizzazioni sono aumentate del 283 per cento in un solo giorno. Il 20 aprile, Conclave era stato guardato per circa 1,8 milioni di minuti; il 21 aprile, giorno della morte di Papa Francesco, quel numero è salito a 6,9 milioni di minuti, segnando un record assoluto per la pellicola.
Il film, ambientato interamente nel Vaticano, narra gli intrighi e le dinamiche del conclave attraverso la figura del cardinale Thomas Lawrence, interpretato da Ralph Fiennes, incaricato di guidare i lavori del Collegio cardinalizio tra scandali, segreti e rivelazioni drammatiche. La pellicola ha ottenuto otto nomination agli Oscar e ha conquistato la statuetta per la migliore sceneggiatura non originale grazie al lavoro di Peter Straughan.
“Il film è notevolmente accurato e utile per chi non ha esperienza diretta”
Secondo un’inchiesta pubblicata da Politico, alcuni cardinali in carne e ossa hanno effettivamente guardato il film prima delle sessioni di voto. Alcuni lo avrebbero visto nei cinema, mentre altri lo hanno utilizzato in streaming, considerandolo un utile strumento di ricerca.
Un ecclesiastico ha dichiarato alla testata: “Il film è notevolmente accurato, ed è particolarmente utile in un momento in cui molti dei partecipanti al conclave hanno poca esperienza della politica e del protocollo vaticano”.
La rivelazione ha fatto discutere, ma ha anche sottolineato l’accuratezza con cui la produzione cinematografica ha ricostruito dinamiche reali spesso celate dietro le porte chiuse della Santa Sede. Esperti religiosi e critici hanno elogiato la fedeltà storica di Conclave, pur riconoscendo alcune licenze drammatiche inevitabili per esigenze narrative.
Il confine tra fiction e realtà si assottiglia
Mentre il mondo osserva con attenzione l’andamento del conclave vero e proprio, il secondo giorno di votazioni è in corso in Vaticano. Non è ancora chiaro chi emergerà come figura in grado di succedere a Papa Francesco, ma ciò che è certo è che per la prima volta nella storia moderna, un’opera cinematografica ha avuto un ruolo tangibile nella preparazione spirituale e politica di alcuni membri del conclave.
Un fatto che riflette la crescente interazione tra cultura popolare e istituzioni millenarie, e che potrebbe segnare un precedente significativo nel rapporto tra media e religione.
Nel frattempo, il pubblico continua a riscoprire il film Conclave, trasformandolo da semplice opera narrativa in fenomeno culturale e strumento inaspettato di riflessione ecclesiastica. Restano in attesa la fumata bianca e il nome del nuovo Papa, ma una cosa è certa: questa elezione sarà ricordata anche per il suo legame con la settima arte.
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