Lunedì 21 aprile, giorno della morte di Papa Francesco, il film Conclave(2024) ha registrato un’impennata del 283 per cento nelle visioni domestiche, secondo i dati Luminate. Disponibile su piattaforme PVOD e in streaming su Amazon Prime Video, il thriller diretto da Edward Berger ha raggiunto 6,9 milioni di minuti di visione in un solo giorno, rispetto agli 1,8 milioni del 20 aprile.
Questo vertiginoso aumento testimonia come un evento di portata globale possa influenzare le abitudini del pubblico, spingendo gli spettatori alla ricerca di un racconto che esplora, seppur in chiave romanzata, il complesso meccanismo dell’elezione papale.
Di cosa parla Conclave?
Il thriller papale, basato sull’omonimo libro di Robert Harris, è un’interpretazione fittizia del processo a porte chiuse di nomina del nuovo pontefice, il Conclave.
Con Ralph Fiennes, Stanley Tucci, John Lithgow e Isabella Rossellini, vediamo come il collegio cardinalizio si riunisce per nominare il nuovo leader della Chiesa. Il cardinale Thomas Lawrence, interpretato da Fiennes, organizza il Conclave dopo la morte per infarto del Papa precedente.
Quattro candidati emergono come i primi della lista, ognuno dei quali rappresenta valori diversi.
Joshua Adeyemi (Lucian Msamati) è un conservatore; Goffredo Tedesco (Sergio Castellitto) ritiene che la Chiesa sia diventata troppo progressista; Aldo Bellini (Tucci) è un progressista sulla falsariga del papa precedente; e Joseph Tremblay (Lithgow) è un moderato a cui il defunto pontefice potrebbe aver chiesto di dimettersi.
Nessuno ottiene la maggioranza dei due terzi richiesta per assumere il ruolo, e persino Lawrence riceve dei voti, nonostante abbia dichiarato di non voler essere il nuovo Papa.
Con il passare dei giorni, iniziano le contrattazioni, vengono svelati segreti sui candidati e si formano nuove alleanze, mentre i cardinali si rivelano completamente egoisti nella loro ricerca del potere.
La vana guerra di fazioni porta anche Suor Agnes (Rossellini) a dimostrare che il Collegio Cardinalizio è un’organizzazione retrograda e ha – per usare un eufemismo – molte mancanze quando si tratta di politica di genere ed etica.
Il Conclave è basato su una storia vera e quanto è accurato?
Come già accennato, Conclave è stato adattato da un romanzo del 2016 di Robert Harris – l’autore più noto per le sue opere di narrativa storica (“Fatherland”, “Archangel”, “Munich”) e che ha scritto le sceneggiature di “The Ghost Writer” e ” An Officer And A Spy” di Roman Polanski. Quindi no, non è basato su una storia vera.
Tuttavia, in un’intervista rilasciata al TIME nel 2024, Harris ha rivelato che alcuni elementi della storia sono stati ispirati da eventi reali.
“C’è un presunto diario di un cardinale del conclave che ha eletto Ratzinger come Papa Benedetto che descrive il processo di scrutinio e un tentativo di fermare Ratzinger”, ha detto.
Per quanto riguarda l’accuratezza, Berger ha sottolineato durante il press tour per il Conclave che le visite in Vaticano, un consulente sul set che ha aiutato a garantire l’accuratezza del rituale cattolico, così come la ricchezza delle ricerche messe a disposizione da Harris, sono stati fondamentali. E molti esperti religiosi hanno lodato il film per il suo approccio dettagliato e per la sua rappresentazione della selezione di un nuovo Papa.
Kathleen Sprows Cummings, storica del cattolicesimo a Notre Dame, ha dichiarato al Guardian: “Hanno azzeccato molti dettagli. Il film ha fatto un ottimo lavoro per bilanciare l’aspetto umano – persone, uomini ambiziosi, che hanno sentimenti molto forti su ciò di cui la Chiesa ha bisogno”.
Il film di Berger descrive anche accuratamente il processo di votazione, la necessità di setacciare la Cappella Sistina alla ricerca di dispositivi elettronici di ascolto prima del voto, e ciò che accade quando non si raggiunge la maggioranza dei due terzi – cioè i voti infilati insieme e bruciati con un additivo per produrre fumo nero, in contrasto con il fumo bianco quando un candidato viene eletto.
Secondo il reverendo Thomas Reese, editorialista di Religion News Service con un dottorato in Scienze politiche conseguito all’Università della California, Berkeley, il film è stato fedele alla verità. “La procedura di voto è stata fatta molto bene”, ha detto Reese.
Bill Cavanaugh, professore di studi cattolici alla DePaul University, ha concordato: “Certamente la messa in scena del film è molto accurata”.
Tuttavia, Cavanaugh ha affermato che i personaggi sono “un po’ esagerati” e che i cardinali “non rientrano perfettamente in campi progressisti e conservatori. In generale, si tratta di una situazione molto più eterogenea”.
Anche I due papi ha un picco di visualizzazioni
Parallelamente, anche il dramma I due papi (Netflix, 2019) ha beneficiato di un’attenzione rinnovata: le visualizzazioni sono salite da 290.000 minuti domenica a 1,5 milioni lunedì (+417 per cento). Se Conclave offre uno sguardo immaginario sul conclave e sulle manovre di potere nel Collegio cardinalizio, I due papi ripercorre i dialoghi e i contrasti tra Benedetto XVI e Jorge Mario Bergoglio, interpretati rispettivamente da Anthony Hopkins e Jonathan Pryce. L’effetto “rimbalzo da cronaca” è talmente marcato che anche titoli a tema, come Angeli e Demoni di Ron Howard, potrebbero registrare una ripresa, sebbene l’assenza di dati ufficiali imponga un po’ di cautela.
Dove guardare Conclave?
L’aumento dei numeri di Conclave e I due papi dimostra come il piccolo schermo sia oggi un’estensione naturale della cronaca, capace di offrire spiegazioni narrative a eventi di grande risonanza. Per gli appassionati di thriller religiosi e di approfondimenti sul Vaticano, il momento è particolarmente propizio: Conclave è immediatamente disponibile su Amazon Prime Video, mentre I due papi resta uno dei titoli di punta su Netflix. In attesa dell’inizio del vero conclave il 5 maggio, i due film offrono un’anteprima drammatica e avvincente di ciò che avverrà nei palazzi del potere ecclesiastico.
Image:Getty Images