I bambini in Lituania stanno imparando a costruire, programmare e pilotare droni grazie a un corso organizzato in varie scuole del Paese. Questa iniziativa è parte dell’impegno nazionale per preparare la società a fronteggiare possibili minacce provenienti dalla Russia.
Airtech, un progetto promosso dal ministero della Difesa lituano, offre ai giovani studenti una formazione sulla progettazione di aerei e droni.
Durante il corso, gruppetti di bambini apprendono l’uso di un simulatore di droni attraverso un joystick, oltre a come assemblare e manovrare un drone reale, facendo volare una piccola versione didattica in aula.
“Insegno a pilotare i droni, come farli decollare, come utilizzarli, […] come costruire e programmare droni”, ha dichiarato Eimantas Laurinavičius, docente di Airtech.
Più avanti nel corso, agli studenti sarà mostrato come far volare i droni attraverso cerchi appesi al soffitto e posizionati a terra, e avranno l’occasione di partecipare a competizioni di droni.
Il programma è pensato per fornire ai bambini competenze utili nel loro futuro lavorativo e per stimolare il loro interesse verso la tecnologia.
“Le capacità acquisite qui possono supportare gli studenti in futuro, ad esempio nella scelta della loro carriera”, ha spiegato Kristina Virgayle, responsabile del programma.
“Una di queste carriere potrebbe riguardare il settore della difesa? Credo che questo dia ai bambini abilità che possono essere impiegate anche in ambito difensivo”, ha aggiunto Virgayle.
Airtech fa parte dell’iniziativa governativa per rafforzare la “preparazione sociale e civile” in risposta alle potenziali minacce russe, ha detto Tomas Godliauskas, viceministro della Difesa nazionale lituano, sottolineando che questo programma offre ai bambini lituani un “vantaggio in termini tecnologici”.
Anche altri Stati baltici, come l’Estonia, hanno introdotto iniziative analoghe.
Il lancio del programma segue un’ondata recente di incursioni di droni nello spazio aereo europeo e della NATO. Sebbene Mosca neghi qualsiasi coinvolgimento, si ritiene che i droni siano di origine russa.
Negli ultimi tre mesi, Lituania, Lettonia, Danimarca, Norvegia, Romania, Polonia, Estonia, Germania e Francia hanno registrato la presenza di droni o episodi di disturbo nei loro territori.
Fonti aggiuntive • AP