Il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato un dibattito nazionale sulla legalizzazione della morte assistita e dell’eutanasia.
Una legge francese del 2016 consente ai medici di mantenere i malati terminali sedati prima che muoiano, ma non consente il suicidio assistito.
Alcuni cittadini francesi – e cittadini di altri paesi europei – si recano nei paesi vicini dove è consentita la morte assistita o l’eutanasia passiva.
La questione è attualmente in discussione in numerosi paesi europei, mentre negli ultimi anni sempre più paesi hanno cambiato le loro leggi per depenalizzare o legalizzare i mezzi per porre fine volontariamente alla vita.
Allora, dov’è legale la morte assistita? Euronews esamina lo stato della legislazione nei diversi paesi dell’UE.
Cos’è la morte assistita?
La morte assistita si riferisce sia all’eutanasia attiva volontaria che alla morte assistita da un medico. Questi due tipi di morte assistita distinguono una differenza nel grado di coinvolgimento del medico.
L’eutanasia attiva volontaria prevede che il medico svolga un ruolo attivo nella richiesta di morte del paziente, di solito fornendo una sostanza letale per via endovenosa.
La morte assistita dal medico implica che il personale medico fornisce al paziente i mezzi letali per uccidersi, il che significa che è il paziente che li assume.
Alcuni paesi hanno anche consentito l’eutanasia passiva, che consiste nel ritiro o sospensione dei trattamenti salvavita, su richiesta del paziente o di un familiare.
Qual è il quadro generale della morte assistita nell’Unione Europea?
L’eutanasia è legale in cinque paesi in Europa: Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgoe più recentemente Germania e Spagna.
I primi due paesi riconoscono persino le richieste dei minori in circostanze rigorose.
Il suicidio assistito, in cui a qualcuno vengono forniti i mezzi per porre fine alla propria vita, è stato legale Svizzera dal 1942 ma non è consentita l’eutanasia attiva.
Altri paesi come Austria, Finlandiae Norvegia consentire l’eutanasia passiva in circostanze rigorose, laddove chi soffre di una malattia incurabile possa decidere di non farsi somministrare trattamenti prolunganti la vita, come l’alimentazione artificiale o l’idratazione.
È importante non confondere l’eutanasia passiva con la sospensione del trattamento di sostegno vitale nel migliore interesse della persona. Quest’ultimo può far parte delle cure palliative e non è necessariamente l’eutanasia.
Francia non è l’unico paese europeo ad essere profondamente dibattuto sulla questione. C’è stata una recente spinta per una legge sulla morte assistita Irlandama al momento è in stallo.
Un paese che è arrivato molto vicino alla legalizzazione lo è Portogallocon solo due veti presidenziali che impediscono l’approvazione della legge nel Paese a maggioranza cattolica.
Nel giugno 2022, il suo parlamento ha espresso ancora una volta un forte voto a favore della depenalizzazione della pratica.
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