Volo cancellato USA: guida pratica a rimborso e riprenotazione

Volo cancellato USA: guida pratica a rimborso e riprenotazione

Crisi dei viaggi negli Stati Uniti: ritardi e cancellazioni colpiscono migliaia di passeggeri

Domenica scorsa gli aeroporti degli Stati Uniti hanno vissuto un vero caos con oltre 10.000 voli ritardati e quasi 3.000 cancellati, lasciando centinaia di migliaia di viaggiatori bloccati in attesa di soluzioni. Questa situazione critica si inserisce nel contesto dello shutdown del governo, giunto ormai alla sesta settimana, e si manifesta in un momento particolarmente delicato: la vigilia di uno dei periodi di spostamenti più frenetici dell’anno, il Ringraziamento.

Traghetti aerei bloccati: le conseguenze dello shutdown sul traffico aereo

Il Senato americano ha votato nelle ore serali di domenica per dare il via libera a un progetto di legge volto a porre fine alla chiusura degli enti governativi, ma, come sottolineato dal segretario ai Trasporti, Sean Duffy, la normalizzazione del sistema di controllo del traffico aereo nazionale non avverrĆ  dall’oggi al domani. Anche in presenza di un accordo, sarĆ  necessario un periodo di assestamento prima che ritardi e cancellazioni vengano definitivamente superati, con la prospettiva che i disagi perdurino per diversi giorni.

In questo scenario complesso, i viaggiatori si trovano a dover riorganizzare i propri piani, spesso all’ultimo minuto. Vediamo dunque come muoversi tra riprenotazioni, rimborsi e alternative possibili.

Diritti dei passeggeri: rimborso per voli cancellati e norme negli USA

Qualora un volo venga cancellato, la compagnia aerea ĆØ legalmente obbligata a concedere un rimborso completo, anche se il biglietto acquistato era non rimborsabile, e indipendentemente dalla causa dell’annullamento. Il rimborso si estende anche a servizi aggiuntivi come tariffe per i bagagli, upgrade di posti e altri extra non usufruiti.

A differenza di quanto avviene in Europa, nei Stati Uniti non esiste l’obbligo per le compagnie aeree di compensare i passeggeri con risarcimenti aggiuntivi in denaro o di coprire vitto e alloggio in caso di ritardi o cancellazioni imputabili al vettore. Tuttavia, ogni compagnia adotta politiche proprie, talvolta più generose. Per orientarsi, i viaggiatori possono consultare il sito ufficiale del Dipartimento dei Trasporti USA, che riporta gli impegni di rimborso e assistenza assunti da ciascun vettore.

Come le compagnie aeree stanno gestendo ritardi e cancellazioni

Al momento, i disagi interessano principalmente i voli interni, mentre i collegamenti internazionali proseguono secondo programma. Le maggiori compagnie aeree statunitensi, duramente colpite dall’emergenza, hanno tuttavia adottato politiche flessibili per supportare i passeggeri.

  • American Airlines ha annunciato che “contatterĆ  proattivamenteā€ i clienti coinvolti, offrendo modifiche e rimborsi senza penali. Pur cancellando oltre 200 voli al giorno, manterrĆ  attive le rotte a lungo raggio e tra hub principali.
  • Delta Air Lines estende le sue offerte a tutti i voli in 40 aeroporti interessati dalle riduzioni: chi ha prenotato tra il 7 e il 14 novembre potrĆ  riprogrammare il viaggio fino al 21 dello stesso mese senza costi aggiuntivi o cancellare con rimborso completo, anche per biglietti Economy base.
  • United Airlines concede una deroga valida su 10 aeroporti – inclusi quelli internazionali come Hong Kong – dal 6 al 13 novembre, con possibilitĆ  di riprenotazione entro sei giorni o annullamento gratuito. Nonostante ciò, prevede tagli fino a 269 voli il 7 novembre, mantenendo comunque circa 4.000 partenze giornaliere.
  • Southwest Airlines sta riprenotando in automatico i passeggeri coinvolti e consente rimborsi o cambi gratuiti per viaggi tra il 7 e il 12 novembre.
  • Alaska Air Group (Alaska Airlines e Hawaiian Airlines), popolare per i voli verso le Hawaii, offre esenzioni flessibili per i viaggi effettuati tra il 7 e il 14 novembre, con riprenotazioni possibili fino al 21 novembre senza differenze tariffarie.

Suggerimenti pratici per i viaggiatori: come muoversi tra ritardi e cancellazioni

Prima di recarsi in aeroporto, ĆØ fondamentale verificare lo stato del volo tramite app o siti web ufficiali delle compagnie aeree. Anche la Federal Aviation Administration (FAA) aggiorna in tempo reale i dati sui ritardi attraverso il suo portale dedicato.

Una volta in aeroporto, ĆØ consigliabile mettersi in fila per il servizio clienti e parallelemente contattare le compagnie tramite call center, chat online o social media, dove gli operatori spesso rispondono rapidamente. La maggior parte delle compagnie riprogrammerĆ  i passeggeri gratuitamente sul volo successivo disponibile, ma vista la situazione, si potrebbe valutare l’utilizzo di alternative come treni, autobus o il noleggio di auto.

Come osserva Kyle Potter di Thrifty Traveller: ā€œCon il progredire dello shutdown e l’allargarsi dei disagi, ĆØ improbabile che una compagnia aerea riesca a rispettare gli orari se le altre non ci riescono, con un impatto a catena sull’intero sistemaā€.

Le cause profonde: personale carente e impatto economico dello shutdown

L’origine principale di questo caos risiede nella carenza di personale nei centri di controllo del traffico aereo, aggravata proprio dallo shutdown governativo. La FAA ha imposto una riduzione del 4% dei voli nei 40 principali aeroporti, con previsioni di salire al 6% e poi al 10% entro metĆ  novembre. Anche 12 torri di controllo sono state colpite da carenza di operatori.

Sean Duffy ha segnalato che la FAA si trova attualmente con un organico decurtato tra 1.000 e 2.000 controllori rispetto al fabbisogno ideale, con i pensionamenti che sono passati da quattro al giorno prima dell’1 ottobre a circa 15-20 al giorno durante la chiusura.

Secondo Airlines for America, l’associazione che raggruppa le principali compagnie aeree statunitensi, oltre quattro milioni di passeggeri hanno subito gravi disagi a partire da ottobre. L’impatto economico potrebbe raggiungere i 500 milioni di euro al giorno, con la conseguenza di una grave crisi proprio in occasione del periodo di viaggio più trafficato negli Stati Uniti.

Conclusioni

La crisi del traffico aereo negli Stati Uniti, aggravata dallo shutdown governativo, ha scatenato una spirale di cancellazioni e ritardi senza precedenti, mettendo a dura prova milioni di viaggiatori proprio alla vigilia del Ringraziamento. Pur con qualche spiraglio politico, la ripresa sarĆ  graduale, richiedendo pazienza e flessibilitĆ . In questo contesto, conoscere i propri diritti come passeggeri e le misure adottate dalle compagnie aeree diventa fondamentale per affrontare con consapevolezza le sfide di una stagione di viaggio turbolenta. Una riflessione importante sull’impatto delle dinamiche istituzionali sul settore dei trasporti e la mobilitĆ  globale.