Ma alcuni locali non sono convinti che la quota di iscrizione o le multe associate avranno un impatto positivo sui residenti locali.
I visitatori di Venezia che non pagano il biglietto d’ingresso al centro storico rischiano multe a partire da 10 volte il prezzo del biglietto.
A partire da quest’anno i turisti dovranno pagare per entrare nella città lagunare, una mossa introdotta dalle autorità per reprimere l’overtourism.
La tariffa sarà in vigore per 29 giorni tra aprile e metà luglio.
“Dobbiamo trovare un equilibrio, un nuovo equilibrio tra turisti e residenti”, ha detto l’assessore comunale al Turismo, Simone Venturini.
«Bisogna salvaguardare gli spazi dei residenti, ovviamente, e bisogna scoraggiarne l’arrivo escursionisti in giorni particolari”.
I funzionari hanno evitato di chiamare l’accusa a imposta e hanno minimizzato la possibilità di attese per entrare in città, sottolineando che non ci saranno tornelli o barriere fisiche.
Venezia ha sofferto a lungo sotto la pressione di overtourismma i funzionari affermano che le stime pre-pandemia che vanno da 25 a 30 milioni di visitatori all’anno non sono affidabili e che il progetto pilota mira anche a fornire cifre più precise.
Ma alcuni locali non sono convinti che la quota di iscrizione o le multe associate avranno un impatto reale sulla città.
“Bisogna chiarire dove andranno a finire tutte queste entrate”, ha detto Nicola Ussardi, residente a Venezia. “Dovrebbero riparare le migliaia di abbandonati case in questa città. Tuttavia, è improbabile che ciò accada. Invece, i residenti continuano ad andarsene, la città si sta svuotando e tutto ciò che stiamo facendo è incentivare il turismo”, ha aggiunto.
Nell’ambito del progetto pilota, visitatori arrivando alle principali stazioni dei treni e degli autobus saranno accolti dagli steward che ricorderanno ai turisti la nuova esigenza e aiuteranno chi non ha ancora scaricato il codice QR.
Saranno predisposti punti di pagamento per chiunque sia sprovvisto di smartphone.
I funzionari hanno sottolineato che il programma mira a ridurre folle nei giorni di punta, incoraggiare visite più lunghe e migliorare la qualità della vita dei residenti.
Ma la tassa non si applica a chi soggiorna a Venezia, compresi i quartieri di Marghera e Mestre sulla terraferma.
Image:Getty Images