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ToggleRyanair e le Azzorre: addio ai voli low cost dal 2026? Le nuove sfide per il turismo insulare
Pubblicato il 21/11/2025 – 16:14 CET
Se siete tra coloro che sognano un viaggio economico nelle incantevoli Azzorre, è tempo di prepararsi a una possibile rivoluzione nei collegamenti aerei con l’arcipelago atlantico. Ryanair ha infatti annunciato l’intenzione di cancellare tutte le sue rotte per le isole a partire da marzo 2026, alimentando preoccupazioni sulle conseguenze per turismo e mobilità.
Azzorre e Ryanair: le ragioni dietro il taglio delle rotte
L’annuncio, diffuso il 20 novembre, ribalta le prospettive per molti viaggiatori. Ryanair accusa la società portoghese ANA, controllata dal gruppo Vinci e monopolista della gestione aeroportuale nazionale, di aver aumentato le tasse aeroportuali alle Azzorre a livelli insostenibili. Questi rincari, insieme a un inasprimento delle tariffe per il controllo del traffico aereo e all’introduzione di una tassa di viaggio di 2 euro per passeggero post-pandemia, hanno eroso la redditività delle rotte.
Secondo la compagnia low cost, le tariffe sono aumentate fino al 35% dal 2020. La totale assenza di concorrenza tra i gestori aeroportuali consente ad ANA di aumentare i costi “senza penalità”, influendo pesantemente sui bilanci delle compagnie. Ryanair denuncia inoltre quello che definisce un trattamento “anticoncorrenziale” delle tasse ambientali, in particolare del sistema europeo di scambio di quote di emissioni (ETS), applicato ai voli intraeuropei ma non a quelli lungo raggio, come quelli verso gli Stati Uniti o il Medio Oriente.
Jason McGuinness, direttore commerciale di Ryanair, sostiene che l’incremento dei costi lascia poco spazio di manovra alla compagnia, che vedrà così svanire sei rotte e circa 400.000 passeggeri annui tra le opportunità di volo. Si tratta di un duro colpo per la connettività dell’arcipelago.
Il ridimensionamento dei voli Ryanair: un fenomeno europeo
Il taglio previsto per le rotte verso le Azzorre si inserisce in un più ampio contesto di ridimensionamento delle operazioni Ryanair nel Vecchio Continente. In Spagna, ad esempio, sono stati sospesi i voli invernali verso città come Vigo e Santiago de Compostela. Parallelamente, in Germania diverse rotte particolarmente frequentate durante la stagione fredda, verso aeroporti di Berlino, Amburgo e Dortmund, saranno cancellate o riorganizzate nel corso del 2026.
Anche in Francia, Ryanair ha annunciato il ritiro da numerosi scali regionali, fra cui Brive, Bergerac e Strasburgo, definendoli come “non più sostenibili” in termini di costi. Questa tendenza evidenzia le difficoltà del settore low cost di fronte a una pressione crescente da parte delle tasse aeroportuali e delle normative ambientali.
Impatti su turismo, viaggi e alternative per i passeggeri
Le Azzorre sono uno dei gioielli emergenti tra le destinazioni naturalistiche europee, particolarmente apprezzate per paesaggi spettacolari e un turismo sostenibile in crescita. Il ruolo di Ryanair come vettore low cost è stato fondamentale nel garantire prezzi accessibili e una buona disponibilità di voli. La cancellazione delle rotte rischia quindi di restringere e rendere più costose le possibilità di raggiungere l’arcipelago.
Tuttavia, la possibile riduzione dei voli Ryanair potrebbe aprire spazio a concorrenti come TAP, Iberia, Lufthansa, TUI e Transavia, attualmente attivi sullo scalo delle Azzorre con collegamenti da Lisbona, Oporto, Boston e Toronto. Queste compagnie potrebbero aumentare le frequenze, seppure senza ancora segnali concreti in tal senso.
Nel recente passato, analoghe riduzioni da parte di Ryanair verso Portogallo e Spagna sono state parzialmente compensate da un aumento delle offerte di altri vettori. Tuttavia, per il momento, il futuro della connettività aerea verso le Azzorre rimane incerto, con le nuove condizioni contrattuali che obbligano ad una rinegoziazione che solo il tempo potrà chiarire.
Conclusioni
La possibile uscita di Ryanair dalle Azzorre rappresenta una sfida significativa per il turismo dell’arcipelago, che da anni beneficia di voli low cost affidabili e frequenti. Gli aumenti delle tariffe aeroportuali e le nuove imposte, insieme a una politica europea sulle emissioni non uniforme, hanno creato le condizioni per una revisione dell’offerta aerea.
Se da un lato la decisione della compagnia irlandese potrebbe rendere i viaggi verso queste isole più costosi e meno accessibili, dall’altro offre l’occasione a nuovi attori di ridisegnare il mercato. Per chi sogna un’immersione nella natura incontaminata delle Azzorre, il 2026 si annuncia dunque un anno cruciale, in attesa che le trattative in corso trovino un equilibrio tra sostenibilità economica e accessibilità turistica.
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