Meta ha accettato di vendere la piattaforma GIF Giphy dopo che un regolatore del Regno Unito ha confermato la sua sentenza secondo cui possedere la piattaforma danneggerebbe la concorrenza e l’innovazione.
Il controllo della concorrenza britannico aveva ordinato a Meta l’anno scorso di annullare l’accordo, un anno dopo che la società madre di Facebook aveva annunciato di aver acquistato Giphy.
La società ha presentato ricorso al tribunale, che martedì ha respinto la maggior parte delle sue argomentazioni.
Dopo aver esaminato ulteriormente il caso, l’Autorità per la concorrenza e i mercati ha concluso che “l’unico modo per evitare l’impatto significativo che l’accordo avrebbe sulla concorrenza” è che Meta venda Giphy a un acquirente autorizzato.
“Siamo delusi dalla decisione della CMA, ma accettiamo la sentenza odierna come l’ultima parola sulla questione. Lavoreremo a stretto contatto con la CMA sulla cessione di GIPHY”, ha affermato Meta in una nota.
“Continueremo a valutare le opportunità, anche attraverso acquisizioni, per portare innovazione e scelta a più persone nel Regno Unito e in tutto il mondo”.
La libreria di Giphy, con sede a New York, di brevi video in loop, o GIF, è uno strumento popolare per gli utenti di Internet che inviano messaggi o pubblicano sui social media.
Meta ha detto che aspetterà maggiori dettagli sull’ordine di dismissione e non presenterà un altro ricorso, ponendo fine alla lunga battaglia sull’acquisizione del valore di 400 milioni di dollari (407 milioni di euro).
È stata la prima volta che il cane da guardia del Regno Unito ha cercato di sciogliere un accordo tecnologico e ha segnato il preludio a un controllo più approfondito: all’inizio di quest’anno la CMA ha aperto indagini sul dominio di Amazon e sull’acquisto da parte di Microsoft del produttore di giochi per computer Activision Blizzard.
L’indagine approfondita originale del watchdog ha rilevato che l’acquisto di Giphy da parte di Facebook danneggerebbe gli utenti dei social media e gli inserzionisti soffocando la concorrenza per le immagini animate.
Dopo aver esaminato la sua decisione, il watchdog ha concluso che l’accordo aumenterebbe il traffico verso i siti di proprietà di Meta, negando o limitando l’accesso per le piattaforme online alle GIF Giphy.
Ha anche scoperto che l’accordo eliminerebbe la potenziale concorrenza dal mercato della pubblicità display del Regno Unito, metà del quale Facebook controlla.
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