Per preparare il terreno all’imminente legge sull’intelligenza artificiale, il Consiglio direttivo ha avviato le riunioni, mentre l’Ufficio per l’intelligenza artificiale continua il processo di reclutamento.
Secondo un documento di riunione visionato da Euronews, la Commissione europea sta preparando la revisione degli aspetti tecnici del regolamento sui dispositivi medici e in vitro per allinearli alla legge sull’intelligenza artificiale.
La Commissione ha comunicato agli Stati membri che anche le ulteriori norme di certificazione previste dalla direttiva sulle apparecchiature radio e le norme sui giocattoli e sui macchinari dovranno essere adattate dopo l’entrata in vigore della legge sull’intelligenza artificiale lo scorso agosto.
L’AI Act mira a regolamentare applicazioni e strumenti in base ai rischi che presentano per gli utenti e le società. Le norme sull’IA di uso generale si applicheranno un anno dopo l’entrata in vigore e gli obblighi per i sistemi ad alto rischio tra tre anni.
Nel documento si afferma che la revisione della direttiva sul diritto d’autore e della direttiva sui media audiovisivi potrebbe essere oggetto di discussione da parte della Commissione entrante.
Nel corso della riunione, a cui hanno partecipato i rappresentanti dei 27 Stati membri dell’UE, la Commissione ha anche discusso i progressi compiuti nell’ambito del Consiglio per l’intelligenza artificiale, che sarà composto dagli enti di regolamentazione nazionali e assisterà l’Ufficio per l’intelligenza artificiale della Commissione nel garantire un’attuazione armonizzata della legge sull’intelligenza artificiale.
Nella prima riunione dell’AI Board, tenutasi il 9 settembre, sono state adottate le Norme procedurali del Board. Fino alla fine del 2025, la presidenza del Board seguirà quella del Consiglio, finché non verrà trovata una soluzione per garantire la stabilità della presidenza. Gli Stati membri hanno altri dodici mesi per nominare un’autorità di regolamentazione formale.
L’Ufficio per l’intelligenza artificiale della Commissione supervisionerà le norme per i sistemi di intelligenza artificiale di uso generale e fungerà da organismo di coordinamento centrale per la politica in materia di intelligenza artificiale a livello dell’UE, coordinandosi con altri dipartimenti della Commissione, agenzie dell’UE, aziende e i 27 Stati membri dell’UE.
L’unità, guidata da Lucilla Sioli, ha finora reclutato 25 esperti tecnici da 46 candidature da 15 stati membri, si legge nel documento. In totale, impiegherà 140 persone, tra cui esperti tecnologici, avvocati e specialisti politici.
Il posto vacante interno per Lead Scientist si chiude oggi (13 settembre) e sarà ora aperto a candidati esterni. La Commissione ha chiesto agli stati membri di portare la cosa all’attenzione dei migliori scienziati.
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