La città giapponese impedirà ai visitatori di attraversare alcune strade del pittoresco quartiere delle geishe.
L’antica capitale del Giappone Kyoto è stata a lungo una destinazione popolare per i turisti, ma ora sta lottando contro l’overtourism.
La città ha annunciato che chiuderà alcuni vicoli di proprietà privata nel suo famoso quartiere delle geishe a causa delle lamentele sul comportamento scorretto dei visitatori.
Il funzionario del distretto locale, Isokazu Ota, afferma che i turisti affollano le strade strette e pittoresche della zona di Gion, spesso seguendo le guide turistiche.
“Ad aprile metteremo dei cartelli che diranno ai turisti di stare lontani dalle nostre strade private”, ha detto all’agenzia di stampa The Associated Press.
Il cartello, sia in giapponese che in inglese, dirà: “Questa è una strada privata, quindi non è consentito percorrerla”.
L’avviso di divieto di accesso è però rivolto soprattutto ai pedoni, non alle auto, poiché la dicitura giapponese si riferisce genericamente al “passaggio”.
“Ci sarà una multa di 10.000 yen”, aggiunge il cartello, che ammonta a circa 62 euro secondo i recenti tassi di conversione valutaria.
Il divieto riguarda solo alcuni isolati di Gion. Le strade pubbliche del quartiere rimarranno aperte turistiquindi l’area e il resto di Kyoto saranno ancora pieni di visitatori, sia dal Giappone che da tutto il mondo.
Perché le autorità di Kyoto stanno bloccando le strade di Gion?
L’indignazione di Gion evidenzia il risentimento suscitato da ciò che molte persone ritengono sia “overtourism‘, nonostante il fatto che l’economia giapponese dipenda più che mai dalle entrate provenienti dai turisti per sostenere la crescita.
Il quartiere di vicoli tortuosi è noto per le pittoresche case da tè, dove le geishe e i loro apprendisti maiko, indossando kimono tradizionali e ornamenti per capelli, si esibiscono in danze e musica.
In una città nota per gli splendidi templi e giardini, Gion è uno dei luoghi più panoramici e storici. Turistiarmati di macchine fotografiche, amano girovagare per la zona, sperando di catturare le donne mentre si dirigono verso una lezione di ballo o una cena.
Le lamentele sui turisti troppo zelanti hanno iniziato a ribollire anni fa, anche se il malcontento si è raffreddato quando la pandemia di coronavirus ha portato una tregua nel turismo. Ora i visitatori sono tornati con frenesia.
Il traffico turistico estero verso il Giappone sta tornando ai livelli pre-pandemia.
Più di 22 milioni di visitatori sono venuti in Giappone lo scorso anno, desiderosi di ammirare sushi, gadget elettronici e gli splendori della natura come il Monte Fuji e le spiagge di Okinawa.
Nel 2019, i viaggi in entrata hanno totalizzato oltre 31 milioni di persone e gli esperti affermano che il numero di quest’anno potrebbe avvicinarsi o addirittura superare tale cifra.
Ma è diventato troppo per molti residenti di Gion.
Qualche mese fa, il consiglio locale ha riassunto i sentimenti tutt’altro che entusiasti proclamando: “Kyoto non è un parco a tema”.
Image:Getty Images