Il futuro delle PMI, vere potenze economiche d'Europa

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Questa Settimana Real Economy è in per esplorare il dell', le sue Piccole e Medie Imprese e la loro lotta per l'innovazione.


Jack fornisce il suo vetro all'azienda di Greg che produce mosaici. Greg ha un fatturato inferiore a 10 milioni e meno di 50 dipendenti. Greg poi vende i suoi mosaici a Linda azienda di medie dimensioni che vende mosaici e piastrelle.

Ma se a uno di loro subentra, viene collegato o ha una patnership con una grande azienda o se il 50% viene acquisito da un'università o da autorità locali, allora può non essere più considerata una Piccola o Impresa.



Quanti di noi sanno che le scarpe ‘made in Italy' provengono in gran parte dalle Marche, regione in cui l'economia locale si basa sulle piccole e medie imprese?

Migliaia di aziende lavorano nel calzaturiero. Più di 28.000 i dipendenti. Numeri che rappresentano il 28% del totale nazionale del settore.

In questa fabbrica di calzature ortopediche, nei pressi di Ancona, la chiave per uscire dalla crisi è stata la specializzazione intelligente.

“Quello che noi abbiamo fatto – spiega Sara Rosiglioni, responsabile del dipartimento su misura di Duna – è stato cercare di investire al massimo sul prodotto attraverso l'utilizzo delle tecnologie. Abbiamo cercato di dare un prodotto che non ci fosse nel mercato, abbiamo puntato a un'estrema personalizzazione”.

La digitalizzazione ha consentito una produzione personalizzata più rapida e di migliore qualità. Gli ingegneri elaborano costantemente nuovi software per incrementare la raccolta dati e migliorare la calzata. Le vecchie misurazioni a mano o col calco in gesso sono state sostituite da scanner 3D.

“La ricerca – assicura Raffaele Ieluzzi, ingegnere biomedico – permette di innovare i processi produttivi e di trasformare un'azienda come questa da un'azienda artigiana a un'azienda di tipo industriale”.

Monica Pinna, euronews: “Per questa azienda realizzare scarpe su misura e puntare sulla qualità ha significato aprire nuove nicchie di mercato e procedere con passo deciso verso crescita e creazione d'impiego” .

A Serra De' Conti, a un'ora di auto da Ancona, l'impresa di Francesco Marano produce solette per Duna. Per sopravvivere alla crisi la sua microimpresa ha dovuto cambiare il modo di lavorare.

“La crisi economica – racconta – ha toccato la mia azienda riducendo notevolmente il fatturato. In pratica ero arrivato a milioni di di fatturato e oggi facciamo 5/600 mila euro di fatturato all'anno perciò non è che sono fuori dalla crisi economica. Fino a un certo punto le lavorazioni le facevamo tutte all'interno e anche se il costo era notevole non era importante. Oggi invece ci rivolgiamo sicuramente anche a laboratori esterni”.







“Non vedo una netta divisione tra le aziende ad alta

Maithreyi Seetharaman: “Facciamo una pausa e continuiamo il nostro viaggio con Monica, alla scoperta della novità che riguarda un tema che, da quando è iniziata la crisi, è stato il pomo della discordia. Sto parlando dell'accesso ai finanziamenti e di come anche questo stia cambiando”.


“La leva finanziaria delle Piccole e medie Imprese italiane – chiarisce Deandreis – è più elevata degli altri Paesi europei. Il 45% in Italia. Francia e mediamente sono intorno al 19%. Il credito bancario rappresenta il 69% del totale delle fonti di finanziamento in Italia”.

“Una delle sfide in , in questo momento, è quella di portare gli investitori finanziari a finanziare l'economia reale. Sappiamo che c‘è abbondante liquidità l'importante è che questa liquidità venga diretta verso investimenti produttivi. Occorrono regole certe. Gli investitori privati vogliono sapere per esempio quando si realizza un'infrastruttura quali sono i tempi e quali sono i costi di realizzazione di un'opera. Per questo è molto importante che tutti gli Stati adottino riforme strutturali volte a dare questo tipo di certezze”.



“Abbiamo ancora dei problemi culturali. Alcune aziende familiari non vogliono aprire l'azienda a nuovi investitori. Ma penso che dovremo imboccare questa strada, dobbiamo


“Lo abbiamo visto quando parlavamo di investimenti. L'Europa




Image:Getty Images

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