I paesi dell’UE hanno concordato di eliminare gradualmente i test COVID-19 prima della partenza per i viaggiatori provenienti da Cina entro la fine del mese.
Quando il mese scorso la Cina ha riaperto i suoi confini e allentato le sue rigide politiche anti-COVID, l’UE inizialmente non è riuscita a concordare un approccio unificato ai turisti in arrivo.
Man mano che aumentavano le preoccupazioni per la sospetta mancanza di rapporti trasparenti sul virus da parte della Cina, alcuni paesi hanno intensificato il loro requisiti d’ingresso per prevenirne la diffusione e l’UE ha raccomandato di introdurre test prima della partenza.
Italia è stato uno dei primi paesi europei a inasprire le restrizioni, ordinando tamponi antigenici COVID-19 per tutti i viaggiatori provenienti dalla Cina, ed è stato uno dei primi ad allentarli a fine gennaio. Spagna ha presto introdotto i propri requisiti di prova, seguiti da Francia, Svezia, Paesi Bassi, Belgio e Cipro.
Una dichiarazione rilasciata giovedì dalla presidenza svedese ha confermato che gli Stati membri dell’UE e i paesi dell’area Schengen hanno concordato collettivamente di eliminare i test prima della partenza dalla fine di febbraio.
I test casuali sui viaggiatori provenienti dalla Cina verranno effettuati fino a metà marzo, quando anch’essi verranno abbandonati.
Quali sono le regole per le persone che viaggiano in Cina?
L’8 gennaio, la Cina ha revocato l’obbligo di quarantena per i viaggiatori in entrata. È comunque necessario un test PCR negativo effettuato entro 48 ore dall’arrivo. I risultati devono essere inviati su un modulo di dichiarazione sanitaria tramite il sito web della dogana cinese.
Ai passeggeri che mostrano sintomi di febbre può essere richiesto di sottoporsi a un test antigenico all’arrivo in Cina. Coloro che risultano positivi al test verranno rilasciati in auto-quarantena se i sintomi sono lievi o consigliati di recarsi in un istituto medico per la diagnosi e il trattamento se i sintomi sono più gravi.
Questo è un passo importante verso l’allentamento dei limiti frontiereche sono stati in gran parte chiusi dal 2020. Nelle ultime settimane le regole si sono gradualmente allentate per facilitare i viaggi sia nazionali che internazionali.
Per entrare Hong Kong, è necessario fornire un test antigenico rapido negativo effettuato non più di 24 ore prima della partenza o un test PCR negativo non più di 48 ore prima. Il test all’arrivo è consigliato ma non imposto. Se si risulta positivi al COVID-19, non è più necessario isolarsi.
Dal 6 febbraio, i passeggeri non devono più mostrare la prova della vaccinazione per entrare a Hong Kong. Né devono testare o mettere in quarantena quando viaggiano tra Hong Kong e la Cina.
Image:Getty Images