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ChatGPT, il chatbot basato sull’intelligenza artificiale sviluppato dalla società americana OpenAI, potrebbe essere sottoposto alle norme più rigide dell’UE sulle piattaforme dopo aver dichiarato martedì di contare più di 120 milioni di utenti mensili in Europa, come indicato mercoledì da un portavoce della Commissione europea.
Secondo la legge europea sui servizi digitali (DSA), che ha l’obiettivo di contrastare la diffusione di contenuti e prodotti illegali su internet, le piattaforme digitali più grandi devono rispettare regole più stringenti rispetto a quelle più piccole, data la loro rilevanza sociale e il loro possibile ruolo nella diffusione di contenuti dannosi e disinformazione.
Le piattaforme con oltre 45 milioni di utenti mensili, come Amazon, X, TikTok, Facebook e Instagram di Meta, devono adempiere a maggiori obblighi di trasparenza e sostenere costi più elevati per la sorveglianza, al fine di permettere alla Commissione di monitorare le misure adottate per il contrasto ai contenuti illeciti.
Ogni sei mesi le piattaforme devono comunicare all’esecutivo europeo il numero di utenti presenti nel blocco dei 27 Paesi membri.
OpenAI ha dichiarato nel suo comunicato di martedì che “per il periodo di sei mesi conclusosi il 30 settembre 2025, la ricerca su ChatGPT ha avuto una media mensile di circa 120,4 milioni di utenti attivi nell’Unione Europea.”
“Questo dato rappresenta la media mensile degli utenti con sede nell’UE che hanno utilizzato la funzione di ricerca di ChatGPT negli ultimi sei mesi e non l’uso complessivo di ChatGPT”, precisa il documento.
ChatGPT aveva dichiarato a settembre di contare circa 700 milioni di utenti attivi settimanali a livello globale.
Durante una conferenza stampa a Bruxelles mercoledì, un portavoce della Commissione ha confermato che l’esecutivo europeo è a conoscenza dei nuovi dati di ChatGPT e che è in corso una valutazione.
“Potrebbe rientrare nell’ambito del DSA, ma questa analisi sarà effettuata caso per caso”, ha aggiunto il portavoce.
La Commissione si basa sui dati forniti dalle stesse piattaforme per stabilire se superano la soglia di 45 milioni di utenti.
Se ChatGPT fosse ufficialmente riconosciuto come conforme al DSA, il numero delle piattaforme online molto grandi soggette alle regole salirebbe a 26.
Nel 2023, la Commissione ha designato il primo gruppo di 19 piattaforme, inclusi Facebook, Instagram, TikTok, LinkedIn, Amazon e Zalando. Successivamente ne ha aggiunte altre sei, tra cui le piattaforme di e-commerce Temu e Shein.
L’esecutivo UE gestisce la supervisione delle 25 piattaforme più grandi, mentre le altre ricadono sotto il controllo delle autorità nazionali degli Stati membri, in base alla localizzazione della sede centrale delle aziende all’interno dell’Unione.
La Commissione ha avviato diverse indagini per possibili violazioni del DSA, tra cui quelle riguardanti TikTok, Facebook, Instagram e AliExpress, ma nessuna di esse è stata ancora conclusa.