Le ambasciate cinesi in Corea del Sud e Giappone hanno smesso di rilasciare visti a breve termine in risposta alle regole di ingresso COVID dei paesi.
Pechino ha dichiarato che non rilascerà più visti ai visitatori sudcoreani o giapponesi a causa delle restrizioni “discriminatorie” di entrambe le nazioni per i cittadini cinesi.
È la prima mossa di ritorsione contro le restrizioni COVID per i viaggiatori cinesi introdotte dai paesi di tutto il mondo.
La Cina afferma che le regole di ingresso che richiedono ai visitatori cinesi di mostrare un test COVID negativo non hanno basi scientifiche.
Perché la Cina ha sospeso i visti?
Ambasciate cinesi a Corea del Sud e Giappone non rilasciano più visti a breve termine in risposta a ciò che le autorità cinesi hanno definito “discriminatorio” restrizioni di ingresso per i suoi cittadini.
I limiti del COVID imposti ai viaggiatori cinesi arrivano “indipendentemente dai fatti scientifici e dall’attuale situazione epidemica nei loro paesi”, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin durante una regolare conferenza stampa a Pechino.
Sebbene Wang non abbia menzionato specificamente la Corea del Sud o il Giappone, la sospensione del visto è vista come una mossa di ritorsione in risposta alle restrizioni all’ingresso di quei paesi.
“La Cina rifiuta fermamente questo e prenderà misure reciproche”, ha aggiunto. “I paesi non dovrebbero … impegnarsi in manipolazioni politiche o pratiche discriminatorie”.
La Corea del Sud ha risposto affermando che esistono prove scientifiche per le misure che richiedono ai visitatori cinesi di mostrare un test PCR negativo.
“Le misure di quarantena rafforzate del nostro governo sui viaggiatori provenienti dalla Cina si basano su prove scientifiche e obiettive”, ha dichiarato il portavoce del ministero della Corea del Sud Lim Soo-suk dopo la notizia della sospensione.
Quali sono le restrizioni di ingresso per i viaggiatori cinesi?
Il Giappone e la Corea del Sud sono solo due dei paesi che hanno introdotto restrizioni di ingresso per i cittadini cinesi.
Il Giappone richiede un test PCR negativo effettuato meno di 72 ore prima della partenza e un test negativo all’arrivo.
La Corea del Sud ha chiesto un test PCR negativo entro 48 ore dalla partenza o un test antigenico rapido entro 24 ore.
Il Paese ha anche sospeso i visti a breve termine per i cittadini cinesi fino alla fine del mese.
Quali sono le restrizioni all’ingresso in Cina?
Sebbene la Cina consideri discriminatoria la richiesta della Corea del Sud e del Giappone di un test COVID negativo, ha anche imposto restrizioni di ingresso.
La Cina non richiede più la quarantena obbligatoria, ma chiede ancora un risultato negativo del test per tutti gli arrivi.
Il coronavirus è di nuovo in aumento Cinaproprio mentre il Paese rimuoveva le ultime grandi restrizioni della sua politica “zero-COVID”.
La Cina ha anche smesso di pubblicare dati giornalieri sulle infezioni, inducendo i governi di tutto il mondo a esprimere preoccupazioni sulla trasparenza dei dati.
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