I legislatori spagnoli hanno adottato giovedì un nuovo disegno di legge che crea un congedo mestruale per le donne che soffrono di periodi dolorosi e rafforza l’accesso all’aborto negli ospedali pubblici.
Questo testo è stato adottato dai deputati della camera bassa del parlamento spagnolo in prima lettura, con 190 voti favorevoli, 154 contrari e 5 astenuti. Ora passerà al Senato.
“Questa legislatura è una legislatura di conquiste femministe”, ha detto al Congresso dei Deputati Irene Montero, ministro spagnolo dell’Uguaglianza e membro della sinistra radicale Podemos, un partito alleato del governo del primo ministro socialista Pedro Sanchez.
“Riconosciamo la salute mestruale come parte del diritto alla salute e combattiamo lo stigma e il silenzio”, ha aggiunto.
Nel disegno di legge non è specificata la durata del congedo per malattia che i medici potranno concedere alle donne che soffrono di periodi dolorosi.
Quando questo disegno di legge sarà finalmente adottato, la Spagna diventerà il primo paese in Europa e uno dei pochi al mondo a integrare questa misura nella sua legislazione, seguendo l’esempio del Giappone, dell’Indonesia o dello Zambia.
Tuttavia, ci sono riserve in alcuni ambienti, in particolare all’interno del sindacato UGT, uno dei due principali sindacati del Paese, sulla possibilità che i datori di lavoro che vogliono evitare queste assenze pongano un freno all’assunzione di donne.
Accesso all’aborto negli ospedali pubblici
Il “congedo mestruale” è una delle misure chiave della legislazione più ampia, che prevede anche un maggiore accesso all’aborto negli ospedali pubblici. Meno del 15 per cento degli aborti praticati nel Paese avviene in questi istituti, soprattutto a causa dell’obiezione di coscienza dei medici.
Consentirà inoltre ai minori di abortire senza il permesso dei genitori a 16 e 17 anni, annullando un requisito introdotto da un precedente governo conservatore nel 2015.
L’aborto è stato depenalizzato in Spagna nel 1985 e poi legalizzato nel 2010, ma l’aborto rimane un diritto irto di difficoltà in questo Paese di forte tradizione cattolica.
Questo disegno di legge prevede anche il rafforzamento dell’educazione sessuale nelle scuole e la distribuzione gratuita di contraccettivi e prodotti per l’igiene mestruale nelle scuole superiori.
La Spagna è un paese considerato un punto di riferimento per i diritti delle donne in Europa, soprattutto dall’adozione di una legge sulla violenza di genere nel 2004. Il governo Sanchez ha più donne che uomini tra le sue fila.
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