Scooter elettrici a Praga: stop dal 2026 e caos urbano in arrivo

Scooter elettrici a Praga: stop dal 2026 e caos urbano in arrivo

Praga vieta i monopattini elettrici: la nuova strategia per il trasporto urbano

Dal 2026 Praga dirà addio ai monopattini elettrici condivisi, segnando un cambiamento significativo nella mobilità della capitale ceca. La proposta, approvata recentemente dal consiglio comunale, introduce una revisione radicale delle norme sul trasporto condiviso, con un focus particolare su biciclette e monopattini. Mentre le bici, sia tradizionali che elettriche, riceveranno nuove aree di sosta dedicate, gli e-scooter condivisi saranno di fatto esclusi dalla città a partire da gennaio. Questa decisione fa di Praga l’ultima metropoli europea ad adottare misure restrittive verso questa modalità di trasporto popolare tra i turisti ma spesso controversa per i residenti.

Le ragioni dietro il divieto: sicurezza e urbanistica

Zdeněk Hřib, vicesindaco e responsabile della mobilità urbana, ha definito l’atto come la «fine dei monopattini elettrici» in città. Attraverso il suo profilo sulla piattaforma social X, ha spiegato che il provvedimento mira a «liberare gli spazi pubblici dal traffico caotico di scooter, spesso utilizzati più come attrazioni turistiche che come mezzi di trasporto». I monopattini generavano disordine sui marciapiedi e nelle aree pedonali del centro, creando disagi per pedoni e residenti. Il nuovo regolamento arriva dopo la precedente interdizione degli e-scooter in zone centrali particolarmente congestionate, decisione presa in seguito alle segnalazioni di problemi di sicurezza e ordine pubblico.

Un trend europeo: da Parigi a Madrid, sempre più città limitano gli e-scooter

L’iniziativa di Praga si inserisce in un contesto più ampio di regolamentazioni crescenti in tutta Europa. Metropoli come Parigi e Madrid hanno adottato misure severe, fino al divieto totale degli scooter elettrici condivisi, per ridurre il traffico caotico e garantire una migliore convivenza negli spazi urbani. Questo atteggiamento riflette la difficoltà di integrare la micromobilità elettrica con la sicurezza stradale e le esigenze di tutti gli utenti della città.

La reazione delle aziende e il futuro della micromobilità a Praga

Lime, una delle principali piattaforme di sharing di monopattini ed e-bike presenti a Praga, ha espresso delusione per la decisione. Václav Petr, responsabile delle operazioni di Lime in Repubblica Ceca e Ungheria, ha sottolineato come gli e-scooter abbiano rappresentato una soluzione flessibile, sostenibile e accessibile per migliaia di cittadini praghese. Pur definendo la misura un «passo drastico», Petr ha annunciato la volontà di concentrare gli sforzi sull’espansione del servizio di biciclette elettriche. Lime continuerà a collaborare con le autorità locali per definire nuove regole che favoriscano una micromobilità condivisa più ordinata e orientata al futuro.

Questo cambiamento a Praga testimonia la complessità di gestire le nuove forme di mobilità urbana, un tema affrontato anche in altri articoli su TenMagazine.it dedicati alla mobilità sostenibile e alle innovazioni nel trasporto cittadino. Per approfondire come altre città europee stanno reinventando il trasporto condiviso, rimandiamo alla lettura di articoli correlati come la mobilità elettrica nelle metropoli europee e le strategie urbane per una città smart come Praga nel nostro speciale su viaggi urban life.

Aggiornato al 21 ottobre 2025 con dichiarazioni ufficiali di Lime.