Indice dei Contenuti
ToggleLe Riforme Strutturali di Oggi: Un Viaggio tra Irlanda e Germania
L’attuale dibattito sulle riforme strutturali rappresenta un punto cruciale per il futuro economico dell’Europa. A guidarci attraverso questo tema è Maithreyi Seetharaman nel programma Real Economy, con la partecipazione del Commissario Europeo agli Affari Economici e Monetari, Pierre Moscovici. In questo articolo, esploreremo le esperienze dell’Irlanda e della Germania nel contesto delle riforme e della ripresa economica.
Riforme Strutturali: Fondamenta della Crescita Economica
Le riforme strutturali mirano a creare un’economia più flessibile e resistente agli shock, incrementando la concorrenza nel mercato dei prodotti. Tali cambiamenti offrono una maggiore varietà di scelte ai consumatori, abbassando i prezzi e aumentando i salari, stimolando così la domanda. In questo contesto, le riforme del mercato del lavoro rappresentano un aspetto critico. Sebbene nel breve termine possano comportare una riduzione dei sussidi di disoccupazione e dei salari reali, nel lungo periodo si prevede un aumento dell’occupazione grazie alla predisposizione delle aziende ad assumere, spinta dall’aumento dei margini di profitto e della produzione.
Questa sinergia di riforme dovrebbe anche incentivare la crescita economica generale, stimolando una maggiore disponibilità di lavoro e un lieve adeguamento al ribasso dei salari, incentivato dall’aumento dei consumi. In tal modo, le imprese aumentano il loro volume di vendite e, di conseguenza, anche i livelli occupazionali e salariali.
Irlanda: Dall’Austerità alla Ripresa Economica
"L’Irlanda è emersa da pochi anni da un programma di salvataggio della Troika", afferma Seetharaman, evidenziando un tasso di crescita del PIL che fa invidia all’eurozona. Oltre alla contrazione del deficit, il tasso di disoccupazione è sceso al di sotto della media della zona euro. Tuttavia, come sottolinea l’esperta Anne Glémarec, il modello di ripresa irlandese è oggetto di ampie discussioni.
La storia della famiglia Keogh, che da generazioni si dedica alla coltivazione delle patate a nord di Dublino, illustra il dinamismo del settore agroalimentare. Di fronte alla diminuzione degli ordini nel 2011, Tom Keogh e i suoi fratelli hanno deciso di trasformare i prodotti invenduti in patatine fritte. "Abbiamo avviato l’attività di patatine fritte nel cuore della recessione in Irlanda," racconta Tom, CEO di Keogh’s Crisps. "Oggi impieghiamo 27 persone e prevediamo di assumerne altre 12 nel 2016."
Contrariamente a molte aziende, che hanno ridotto il personale dalla crisi del 2008, il settore agroalimentare ha resistito. Tuttavia, il governo ha stretto la cinghia, tagliando stipendi e aumentando la pressione fiscale sui dipendenti pubblici. "Quando la Troika è arrivata nel 2010, i salari nel settore privato erano stagnanti," osserva Glémarec.
La disoccupazione ha raggiunto il 15% all’inizio del 2012, spingendo Dublino ad attuare un piano di azione per il lavoro. Attraverso programmi di formazione e incentivi per attrarre investimenti, il governo ha creato 136.000 nuovi posti di lavoro dal 2012, sostenuto da un’aliquota fiscale sulle società altamente competitiva, tra il 12,5% e il 25%.
Secondo l’economista Aidan Regan, i reali motori della ripresa non sono state le riforme strutturali, bensì gli investimenti diretti esteri e le esportazioni delle multinazionali statunitensi. "Le riforme strutturali raccomandate dalla Troika in sanità e professioni legali non sono mai state implementate," sostiene Regan.
Pierre Moscovici: L’Importanza delle Riforme
Il Commissario Moscovici offre una riflessione sulla ripresa irlandese: "Penso che sia il risultato delle riforme strutturali e della flessibilità che l’Irlanda ha dimostrato». L’Irlanda, con il suo mercato aperto e le specializzazioni, ha affrontato la crisi con scelte strategiche. Le riforme sono state necessarie non solo per ragioni fiscali, ma anche per migliorare la flessibilità del mercato del lavoro e dei beni.
Maithreyi Seetharaman pone a Moscovici una domanda cruciale. Come convincere i Paesi a intraprendere riforme, specialmente in un contesto di riluttanza? "Non dobbiamo temere le riforme. Gli investimenti sono sinonimo di progresso e le riforme del lavoro devono garantire sia flessibilità che sicurezza," risponde con fermezza.
Germania: Riforme del Mercato del Lavoro e Integrazione
La Germania, altro attore fondamentale nel panorama europeo, sta affrontando sfide significative legate all’invecchiamento della popolazione e all’integrazione dei migranti. Dopo aver implementato riforme significative nel mercato del lavoro nel 2003 e nel 2022, Berlino si trova ora a fronteggiare nuove questioni.
Negli ultimi anni, a differenza di altri Paesi europei, la Germania ha introdotto il salario minimo nazionale. "Ho fatto piccoli lavori per tre anni e ora guadagno di più grazie al salario minimo," racconta Marta, un esempio positivo dei cambiamenti in atto.
Le riforme del mercato tedesco mirano ora a migliorare le condizioni per i lavoratori marginalizzati: giovani, donne e migranti. "È stato necessario tornare a una struttura del mercato del lavoro più ordinata," afferma Dierk Hirschel, economista del sindacato Ver.Di.
Guillaume Desjardins sottolinea come i mini-job, contratti flessibili privi di contributi sociali, abbiano aperto la strada a nuove opportunità lavorative. Tuttavia, la Germania deve affrontare la questione delle oltre mezzo milione di posti vacanti nei settori specializzati.
Conclusioni: Le Sfide Futuro per l’Europa
Come evidenziato da Moscovici, la Germania affronta vari squilibri, con surplus esterni notevoli da considerare. I rifugiati rappresentano una sfida ma anche un’opportunità in termini di innovazione e crescita economica. La corretta integrazione può rivelarsi un vantaggio per il mercato del lavoro.
In un periodo in cui l’economia globale presenta incertezze, l’Unione Europea deve affrontare con coraggio le sfide legate a investimenti, riforme e crescita sostenibile. Le esperienze di Irlanda e Germania offrono spunti preziosi per un futuro economico promettente e resiliente.
Per approfondire ulteriormente le tematiche delle riforme e le loro implicazioni in Europa, leggi il nostro articolo dedicato alle trasformazioni economiche dell’eurozona su TenMagazine.it.