Promuovere le competenze digitali in Europa: apprendere dalle migliori esperienze

Sviluppare le competenze digitali degli europei: imparare dal meglio

Questo articolo è stato originariamente pubblicato su Loop tecnologico dell’UE ed è stato condiviso su EURONEWS come parte di un accordo con l’UE Tech Loop.

In media, meno del 60% degli europei possiede almeno competenze digitali di base e meno del 30% ha competenze superiori a quelle di base, secondo l’indice dell’economia digitale e della società dell’UE DESI.

La situazione è ancora più critica per le persone tra i 55 e i 74 anni: in media, meno del 40% ha competenze di base e meno del 15% ha abilità superiori al livello base.

Con l’aumento delle nuove tecnologie emergenti e delle frodi online e telefoniche, i bassi livelli di competenze digitali rappresentano un serio problema: ostacolano la trasformazione digitale dell’UE e l’adozione di nuovi strumenti, perpetuano la burocrazia legata a processi obsoleti e basati su carta e rendono i cittadini più vulnerabili alle truffe.

Abbiamo dato uno sguardo all’indice dell’economia digitale e della società (DESI) della Commissione europea, che ha misurato i progressi dei paesi nell’Upskilling digitale dal 2022. Sebbene l’indice DESI riceva critiche sia giuste che ingiustificate, rimane uno dei pochi indicatori di come si stanno comportando effettivamente gli Stati membri dell’UE.

Miglioramento delle competenze digitali di base: Ungheria, Cechia ed Estonia in testa

Sebbene gli Stati membri dell’UE abbiano introdotto varie misure per migliorare le competenze digitali in passato, i progressi negli ultimi cinque anni sono stati molto variabili tra gli Stati membri.

I progressi di alcuni paesi nell’Upskilling digitale devono essere presi con cautela: Finlandia, Paesi Bassi, Irlanda, Danimarca e Svezia sono stati tra i primi cinque dal 2022, quindi non avevano necessariamente molto spazio per crescere.

INDICE DESI 2025

Guardando ai progressi dei paesi, l’Ungheria guida il miglioramento delle competenze digitali di base tra i cittadini di età compresa tra 18 e 74 anni, con un aumento del 9,8%. La Cechia segue con un 9,42%, classificandosi tra i primi cinque paesi dell’UE per competenze digitali di base, seguita dall’Estonia (6,24%) e dal Belgio (5,16%).

Tutti gli altri paesi hanno registrato miglioramenti inferiori al 5%: Bulgaria 4,34%, Lituania 4,07%, Paesi Bassi 3,76%, Germania 3,30% e Finlandia 2,81%.

La media totale dell’UE è aumentata dell’1,64%.

I progressi di alcuni paesi sono addirittura diminuiti: Lettonia -5,46%, Croazia -4,42% e Slovacchia -3,87%.

Miglioramento delle competenze digitali di base: Cechia, Ungheria, Estonia e Finlandia

La situazione è molto più modesta per le competenze digitali superiori a quelle di base, che sono particolarmente importanti, dato che gli obiettivi di intelligenza artificiale dell’UE sono delineati nel Piano d’azione dell’AI.

Solo i Paesi Bassi e la Finlandia superano il 50% nell’indice DESI del 2025; la media dell’UE è inferiore al 30% e alcuni paesi, come Bulgaria e Romania, hanno punteggi inferiori al 10%.

INDICE DESI 2025

Per quanto riguarda i progressi, la Cechia si distingue ancora con un +11,42% negli ultimi anni. L’Estonia segue con un +7,16%, l’Ungheria +6,59% e la Finlandia +5,50%.

Tutti gli altri paesi hanno registrato miglioramenti inferiori al 5%: Irlanda +4,13%, Cipro +4,01% e Lituania +2,89%. L’aumento medio dell’UE è di soli +0,86%.

Alcuni paesi sono andati indietro: Lettonia -7,24%, Croazia -6,18%, Lussemburgo -3,95%.

Gli anziani europei rimangono digitalmente vulnerabili

Gli anziani europei continuano a essere vulnerabili digitalmente: in media, meno del 40% ha competenze digitali di base. Inoltre, c’è una grande disparità tra leader e seguaci: mentre quasi il 70% dei cittadini nei Paesi Bassi e quasi il 60% in Finlandia hanno almeno competenze digitali di base, meno del 20% dei cittadini polacchi, ciprioti, bulgari e rumeni può vantare lo stesso.

Il Belgio è stato il leader nel miglioramento delle competenze di base delle persone tra i 55 e i 74 anni, con un +10,5%; la Cechia con un 9,66%, Ungheria con 9,3% ed Estonia con 6,76%.

È interessante notare che il livello di competenze di base in Irlanda tra le persone di 55-74 anni è diminuito del -8,09%, mentre in Slovenia è diminuito del -5,85%.

La media dell’UE è aumentata di solo 2,43%.

INDICE DESI 2022-2025 / COMPETENZE DI BASE Digitali (europei di età compresa tra 55-74)

Il quadro è ancora più preoccupante per quanto riguarda le competenze digitali avanzate: i Paesi Bassi, leader tradizionali, hanno meno del 40% dei cittadini con tali competenze, meno del 30% in Finlandia, mentre la media totale dell’UE è sotto il 15%.

INDICE DESI 2025

In termini di miglioramento delle competenze digitali superiori alla media tra gli anziani europei, l’Irlanda si distingue con un +7,08%, la Lituania con un +4,06%, i Paesi Bassi con un +3,77% e la Polonia con un +3,65%.

I risultati della Bulgaria nel 2025 sono peggiori rispetto al 2022 con un -3,48%, la Croazia con un -2,54% e l’Italia con un -2,1%.

Quali saranno i prossimi passi: i piani dell’UE

L’UE ha riconosciuto la mancanza di progressi nel migliorare le competenze digitali degli europei, indicando che, senza un cambiamento di approccio, l’UE raggiungerà solo il 60% dei cittadini con competenze digitali di base entro il 2030, ben al di sotto dell’obiettivo del 80%.

Il terzo rapporto per il decennio digitale delinea alcune misure che l’UE intende attuare: in primo luogo, il pacchetto di competenze adottato nel marzo 2025 si concentra fortemente sulle competenze digitali e include l’integrazione delle competenze e piani d’azione sulle competenze di base. Inoltre, è in fase di sviluppo una tabella di marcia per il 2030 sul futuro dell’istruzione e delle competenze digitali.

I piani sono anche supportati da fondi: il rapporto riporta che gli Stati membri hanno segnalato investimenti superiori a 24 miliardi di euro nelle competenze digitali di base nelle loro tabelle di marcia nazionali.

Il piano sollecita gli Stati membri dell’UE a migliorare la forniture di competenze digitali e competenze nell’istruzione e nella formazione, comprese politiche mirate per i gruppi più vulnerabili, aumentando la disponibilità di riqualificazione digitale avanzata attraverso l’apprendimento continuo, e infine a supportare l’implementazione delle accademie delle competenze digitali.

Apprendere dai Leader: previsione, scala ed esperienza utente

Tutti i piani sono benvenuti, ma è fondamentale apprendere da coloro che hanno dimostrato risultati eccellenti finora, ovvero i Paesi Bassi, la Finlandia e l’Estonia.

Molti paesi gestiscono iniziative simili, eppure questi tre si distinguono per la loro capacità di anticipare le esigenze future e di soddisfarle in anticipo, offrendo forti esperienze utente su piattaforme di apprendimento digitale, concentrandosi sulla formazione degli adulti e operando su larga scala. Troppo spesso, gli sforzi di upskilling digitale negli Stati membri dell’UE sono semplicemente troppo piccoli per generare un effetto composito significativo.

Estonia per esempio, ha già un programma di competenze in AI per le scuole – AI Leap 2025 – che collabora con i principali fornitori di AI per formare 20.000 studenti nel voto più elevato, insieme a 3.000 insegnanti. Per metterlo in prospettiva, l’Estonia ha circa 158.000 studenti nell’istruzione generale, quindi il programma di competenze in AI sta raggiungendo almeno il 12% degli alunni ogni anno, e il numero continuerà a crescere. Nel 2026, l’Estonia prevede di espandere ulteriormente il programma e coinvolgere altri 38.000 studenti e 2.000 insegnanti (il 25% degli studenti totali).

I Paesi Bassi, leader in tutti gli indicatori di competenze digitali, sembrano essere stati un passo avanti: precedentemente, avevano un cosiddetto budget di base (conclusosi nel 2023), che forniva conti di apprendimento individuali per adulti.

Con il numero complessivo di competenze digitali sopra la media dell’UE, gli olandesi si stanno concentrando sullo sviluppo delle competenze in AI (tramite Ained – National Growth Fund), sulla riqualificazione dei talenti per soddisfare le esigenze delle TIC (agenda del capitale umano) e su sovvenzioni per le piccole e medie imprese per promuovere le competenze digitali.

Finlandia, un altro paese che mostra buoni risultati e progressi, ha creato una piattaforma di apprendimento digitale congiunta Opinioni[.]fi con 37 istituti di istruzione superiore per supportare l’apprendimento continuo (comprese le competenze digitali).

Tra le altre iniziative, l’agenzia finlandese di servizi popolari fornisce materiali di formazione a livello nazionale per i cittadini, con un focus sul supporto digitale.