<p>Flessibilità o rigore? Il perdurare della crisi economica alimenta un dilemma che contrappone visioni differenti dell’Europa e che si rinnova in occasione dell’insediamento della nuova commissione, guidata da Jean Claude Juncker.</p>
<p>Due Paesi fondatori come Francia e Italia, pur con accenti diversi, rimarcano la necessità, in una fase particolarmente difficile per entrambi, di tenere le maglie larghe sul rispetto dei parametri del Patto di stabilità. Per cercare di agganciare una ripresa che tarda a coinvolgere l’Europa intera e rispettare, così, quel “crescita” che è il secondo sostantivo incluso nell’accordo siglato nel 1997.</p>
<p>Altri Paesi, come Stati Uniti e Giappone, hanno adottato ricette diverse, che complicano i conti ma appaiono più efficaci, almeno nell’immediato, nel creare ricchezza e lavoro.</p>
<p>Questo è il tema della prima puntata della nuova stagione di Real Economy. Maithreyi Seetharaman ne ha discusso con Thomas Wieser, presidente del gruppo di lavoro dell’Eurogruppo.</p>
<p>Gianni Magi, invece, ci porta in una delle tante zone d’Italia che ha subito un drammatico processo di deindustrializzazione: la veneziana Marghera. Poi a Trevignano, per intervistare il presidente e amministratore di Lotto Sport, Andrea Tomat, una delle ormai poche realtà di respiro internazionale dell’area.</p>
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