Potremmo presto essere in grado di monitorare come la quantità di acqua sul nostro pianeta cambia nel tempo, grazie a un satellite della NASA.
Un razzo SpaceX è stato lanciato venerdì trasportando un satellite progettato per condurre la prima indagine globale delle acque superficiali della Terra.
Si spera che il satellite Surface Water and Ocean Topography (SWOT) possa gettare nuova luce sull’innalzamento del livello del mare e sul cambiamento climatico.
Nell’arco di tre anni, SWOT effettuerà misurazioni ad alta definizione di oceani, laghi, bacini e fiumi oltre il 90% della superficie terrestre.
Si prevede che le scansioni radar del pianeta consentiranno ai ricercatori di tracciare meglio le fluttuazioni nei fiumi e nei laghi del pianeta durante i cambiamenti stagionali e i principali eventi meteorologici.
Ciò significa anche migliori previsioni meteorologiche e climatiche. I ricercatori dicono anche che potrebbero mappare le regioni colpite dalla siccità e gestire meglio le scarse riserve di acqua dolce.
Dati più granulari
I corpi d’acqua dolce sono un altro obiettivo chiave per SWOT, che è attrezzato per osservare l’intera lunghezza di quasi tutti i fiumi più larghi di 100 m, nonché più di un milione di laghi e bacini idrici più grandi di 15 acri (62.500 mq) di diametro.
Secondo il Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA, SWOT può farlo con una risoluzione 10 volte maggiore rispetto alle tecnologie esistenti.
“SWOT farà un grande progresso lì, ci spingerà più vicino alla costa e ci permetterà di vedere quell’interfaccia, quell’interfaccia terra-oceano un po’ più da vicino e direttamente”, ha detto lo scienziato del JPL Ben Hamlington, che guida anche il mare della NASA team di cambiamento di livello, ha detto.
Precedenti studi sui corpi idrici si basavano su dati presi in punti specifici, ad esempio da misuratori fluviali o oceanici, o da satelliti che potevano solo tracciare misurazioni lungo una linea unidimensionale.
Lo strumento radar avanzato di SWOT può penetrare la copertura nuvolosa e l’oscurità su ampie aree della superficie terrestre.
Ciò consente agli scienziati di mappare accuratamente le loro osservazioni in due dimensioni, indipendentemente dal tempo o dall’ora del giorno, e di coprire vaste aree geografiche più rapidamente di prima.
In definitiva, la nuova tecnologia consentirà agli scienziati di spiegare “non solo per il mondo intero, ma anche per singole regioni e singoli laghi, bacini e fiumi”, ha affermato Tamlin Pavelsky, responsabile della scienza delle acque dolci SWOT della NASA.
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Image:Getty Images