Le risorse finanziarie e umane aggiuntive arriverebbero quando il Cybersecurity Act sarà sottoposto a revisione.
I governi nazionali hanno chiesto alla Commissione europea di rafforzare il ruolo dell’agenzia informatica dell’UE ENISA, secondo la bozza di conclusioni di un incontro di diplomatici tenutosi a Bruxelles questa settimana, visionato da Euronews.
I governi hanno affermato che l’imminente valutazione del Cybersecurity Act (CSA) dell’UE – entrato in vigore nel 2019 e che ha conferito all’ENISA il mandato di supervisionare l’attuazione delle norme sulla sicurezza informatica a livello dell’UE – dovrebbe essere utilizzata come un’opportunità per esaminare come le risorse dell’agenzia dovrebbero essere utilizzati in modo efficace.
Le responsabilità dell’ENISA sono cresciute in modo significativo a seguito di numerose recenti iniziative di sicurezza informatica, tra cui NIS 2, il Cyber Resilience Act e il Cyber Solidarity Act, nonché della crescente complessità delle minacce informatiche, si legge nel testo.
“[This] dovrebbe riflettersi in risorse adeguate – umane, finanziarie e tecniche – al fine di consentire pienamente all’agenzia di eseguire tutti i compiti di sua competenza, senza ostacolare la negoziazione del quadro finanziario pluriennale”, affermano i paesi.
L’agenzia con sede ad Atene, che conta poco più di 100 dipendenti, collabora con la Commissione e i 27 Stati membri dell’UE per rafforzare la politica informatica del blocco. Ha inoltre il compito di aumentare l’affidabilità dei prodotti ICT attraverso la certificazione.
I governi hanno inoltre invitato la Commissione a garantire che il mandato dell’ENISA a sostegno dei governi nazionali sia “mirato e chiaramente definito, con obiettivi strategici concreti”.
Si prevede che i ministri delle telecomunicazioni daranno il via libera alle conclusioni durante il loro incontro a Bruxelles il 6 dicembre, dopo l’approvazione da parte dei diplomatici questa settimana.
Enisa è diventata il centro della controversia politica sulle certificazioni volontarie per i servizi cloud (EUCS) – che le aziende possono utilizzare per dimostrare la conformità – dopo essere stata incaricata dalla Commissione nel 2019 di condurre le discussioni sul sistema. Non è ancora stato trovato un accordo sull’EUCS che verrà raggiunto quando la nuova Commissione entrerà in carica il 1° dicembre.
Il commissario entrante per la tecnologia Henna Virkkunen supervisionerà il dibattito. Secondo la sua lettera di incarico, inviata dalla presidente Ursula von der Leyen, dovrà “contribuire a rafforzare la sicurezza informatica”, in particolare migliorando i processi di adozione di tali programmi.
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