Gli scienziati stanno tentando di tracciare 1.000 bovini e bufali dallo spazio utilizzando GPS, intelligenza artificiale e satelliti
Nell’Australia settentrionale c’è la speranza che bovini e bufali possano essere monitorati utilizzando i satelliti nello spazio.
Si stima che circa 22.000 bufali vagano liberi in una remota località di Arnhem Land, in Australia, ma nessuno conosce il numero esatto.
Ciò che è certo, però, è quanto distruggano l’ambiente.
“Vedere ciò che questi bufali fanno al paese è devastante”, ha detto Steven Craig, che raduna il bestiame.
Un bufalo selvatico può essere alto 188 cm e pesare 1.200 kg. Tendono a divorare grandi quantità di erba e altre piante, a cancellare l’arte rupestre, a calpestare siti cerimoniali e a distruggere corsi d’acqua culturalmente significativi.
Insieme al bestiame, questo enorme e imprevedibile animale è noto per rappresentare una grave minaccia per l’ecologia e l’economia dell’Australia settentrionale.
Combinare l’intelligenza artificiale e le tecnologie satellitari con la conoscenza indigena
E se gli animali selvatici potessero essere gestiti dallo spazio?
Dopo anni di preparazione, gli scienziati stanno ora collaborando con allevatori e ranger indigeni in un programma quadriennale per monitorare gli animali selvatici dallo spazio.
Denominato SpaceCows, il sistema di gestione remota delle mandrie su larga scala è supportato dall’iniziativa Smart Farming Partnership del governo australiano e combina l’intelligenza artificiale e l’uso del satellite.
Ranger e allevatori locali inseguono e catturano i veloci animali per attaccarvi tag GPS alimentati a energia solare.
I dati dei tag vengono trasmessi direttamente a un sistema satellitare spaziale a un’altitudine di 650 km per un massimo di due anni o fino alla caduta dei tag.
Nel 2021, l’agenzia governativa dietro il programma, la Commonwealth Scientific and Industrial Research Organization (CSIRO), ha utilizzato le tecnologie Microsoft per sviluppare una piattaforma digitale fondamentale per SpaceCows e algoritmi di intelligenza artificiale.
Secondo Microsoft, il sistema satellitare, combinato con il suo servizio cloud Azure, può tenere conto meglio della topografia naturale e dell’ambiente ostile dell’estremo nord dell’Australia rispetto alla tecnologia wireless convenzionale.
Le tecnologie Microsoft creano quindi un gemello digitale del territorio combinato con dati geografici e meteorologici.
Una volta che i ranger sanno dove tendono a vivere gli animali, possono concentrarsi sugli sforzi di conservazione, recintando i siti importanti o addirittura abbattendoli.
“La sorveglianza in queste aree è molto scarsa. Quindi ora stiamo iniziando a costruire questi set di dati e a comprendere lo stato patologico di base degli animali”, ha affermato Andrew Hoskins, ricercatore senior presso il CSIRO.
In caso di successo, potrebbe diventare uno dei sistemi di gestione remota delle mandrie più grandi al mondo.
“Questo è un progetto di monitoraggio su larga scala, probabilmente il più grande mai realizzato dal punto di vista del monitoraggio della fauna selvatica o dei bufali”, ha affermato Hoskins.
Per ulteriori informazioni su questa storia, guarda il video nel lettore multimediale qui sopra.
Redattore video • Roselyne Min
Image:Getty Images