Sono stati resi noti i vincitori della 37esima edizione degli European Film Awards e “Emilia Pérez” di Jacques Audiard ha fatto incetta di premi. Di seguito il resoconto completo della serata e dei vincitori
Si è celebrata sabato sera la 37esima edizione degli European Film Awards (EFA), la cerimonia che premia i maggiori successi del cinema europeo e si pone come la versione europea degli Oscar.
L’evento si è svolto quest’anno nel cuore della Svizzera. E il verdetto è stato emesso: il primo premio è andato al film francese Emilia Pérez di Jacques Audiard.
La categoria principale per il miglior film europeo è stata estesa quest’anno ai documentari e ai film d’animazione, per un totale di 15 candidati, rispetto ai cinque degli anni precedenti.
Emilia Pérez ha portato a casa cinque premi
In effetti, Emilia Pérez ha fatto piazza pulita, proprio come Anatomia di una caduta l’anno scorso, vincendo cinque premi in totale.
Jacques Audiard ha ritirato i premi per il miglior film europeo, il miglior regista europeo e il miglior sceneggiatore europeo: “Non chiamatemi Jacques Audiard, chiamatemi Jacques Award”, ha detto il regista francese quando ha ricevuto il premio per quest’ultimo.
Il film ha vinto anche il premio per il miglior montaggio (Juliette Welfling) e, come era stato previsto, Karla Sofía Gascón ha trionfato come miglior attrice europea per il suo ruolo di protagonista. L’attrice spagnola è stata la prima attrice transgender a vincere la Palma d’Oro come miglior attrice all’inizio dell’anno.
L’attrice brilla nel film di Audiard: la potenza e la serietà trasudano in ogni attimo della sua interpretazione, e il doppio gioco che lei e Zoe Saldaña formano è magnetico da guardare. Gascón ha concluso il suo discorso con un accorato appello all’accettazione e alla tolleranza.
Un appello alla diversità
Gli EFA hanno l’abitudine ricorrente di assegnare più premi allo stesso film, spesso a scapito di una certa varietà. È successo due anni fa con Triangle of Sadness, l’anno scorso con Anatomia di una caduta e quest’anno con Emilia Pérez.
È difficile essere troppo scontrosi quando il film è uno dei preferiti dell’anno. Il film in anteprima a Cannes, che quest’anno ha ottenuto due Palme ed è il candidato francese agli Oscar 2025, è un musical trans gangster ambientato in Messico che tocca i temi di transizione di genere e cartelli, inframmezzati da splendide coreografie.
Tuttavia, quando durante la serata si parla di celebrare la diversità, forse bisognerebbe cambiare alcune regole e parametri in modo che alla fine della giornata venga celebrata una più ampia varietà di film. Sta diventando uno schema il fatto che un film in particolare si porti sempre a casa la maggior parte dei premi EFA e, considerando la rosa dei candidati, non sembra che sia un granché.
Un po’ a sorpresa, Abou Sangare ha battuto attori più affermati come Franz Rogowski, Ralph Fiennes, Lars Eidinger e Daniel Craig vincendo il premio come miglior attore europeo. È una vittoria meritata, perché il suo ruolo nel film francese Souleymane’s Story, diretto da Boris Lojkine, è di grande impatto. Sangare interpreta un immigrato dalla Guinea che lavora per un servizio di consegna di cibo a domicilio a Parigi, mentre si prepara per la richiesta di asilo.
Il premio di miglior documentario va a un collettivo palestinese-israeliano
Altrove, il premio per il miglior documentario europeo è andato meritatamente all’intenso No Other Land, di un collettivo palestinese-israeliano composto da Yuval Abraham, Rachel Szor, Basel Adra e Hamdan Ballal. Il documentario, una coproduzione tra Palestina e Norvegia, mostra la resistenza di fronte allo sfollamento forzato da parte dell’esercito israeliano.
I registi hanno denunciato la pulizia etnica attuata dal governo israeliano: “Per il bene dei palestinesi di Gaza, dateci quello di cui abbiamo bisogno in questo momento: deve essere imposto un cessate il fuoco“. Questo commento ha spinto un membro del pubblico a gridare “Palestina libera!”.
Il premio per il miglior film d’animazione europeo è stato attribuito allo straordinario film fantasy d’avventura Flow di Gints Zilbalodis, che è il candidato lettone agli Academy Awards del prossimo anno; il premio del pubblico giovane europeo è stato assegnato allo struggente documentario norvegese The Remarkable Life of Ibelin di Benjamin Ree; e il dramma croato The Man Who Could Not Remain Silent di Nebojša Slijepčević ha vinto come miglior cortometraggio europeo.
Da segnalare anche il premio alla carriera per Wim Wenders, consegnato dalla nuova presidente dell’European film academy Juliette Binoche, e il premio per la carriera cinematografica europea, assegnato a Isabella Rossellini.
Quest’ultimo è stato uno dei momenti salienti della serata, grazie alla presentazione emozionante e umoristica di Ralph Fiennes. Rossellini era visibilmente commossa per il premio, e ha provato “un’immensa gratitudine” aggiungendo: “Il motore della mia vita è stato la curiosità e il carburante di questo motore è il divertimento”.
Nonostante qualche intermezzo di troppo e problemi di connessione, la cerimonia è stata molto più scorrevole di quella dell’anno scorso a Berlino.
L’elenco completo dei candidati e vincitori degli EFA 2024:
Miglior film europeo
- VINCITORE: EMILIA PÉREZ (Francia), diretto da Jacques Audiard
- BYE BYE TIBERIAS (BYE BYE TIBERIADE) (Francia, Belgio, Palestina, Qatar), diretto da Lina Soualem, prodotto da Jean-Marie Nizan, Guillaume Malandrin & Ossama Bawardi
- DAHOMEY (Francia, Senegal), regia di Mati Diop
- FLOW (STRAUME) (Lettonia, Francia, Belgio), regia di Gints Zilbalodis
- IN LIMBO (W ZAWIESZENIU) (Polonia), regia di Alina Maksimenko
- LIVING LARGE (ŽIVOT K SEŽRÁNÍ) (Repubblica Ceca, Francia, Slovacchia), regia di Kristina Dufková
- NO OTHER LAND (Palestina, Norvegia), regia di Yuval Abraham, Rachel Szor, Basel Adra & Hamdan Ballal
- SAVAGES (SAUVAGES) (Svizzera, Francia, Belgio), regia di Claude Barras
- SOUNDTRACK TO A COUP D’ETAT (Francia, Belgio, Paesi Bassi), regia di Johan Grimonprez
- SOGNO DI SULTANA (EL SUEÑO DE LA SULTANA) (Spagna, Germania, India), regia di Isabel Herguera
- THE ROOM NEXT DOOR (Spagna), regia di Pedro Almodóvar
- IL SEME DEL FIGLIO SACRO (DANAYE ANJIR-E MOABAD) ( Germania, Francia), regia di Mohammad Rasoulof
- THE SUBSTANCE (Regno Unito, Stati Uniti, Francia), regia di Coralie Fargeat
- THE SHOT THE PIANO PLAYER (Spagna, Francia, Paesi Bassi, Portogallo, Perù), regia di Fernando Trueba e Javier Mariscal
- VERMIGLIO (Italia, Francia, Belgio), regia di Maura Delpero
Miglior documentario europeo
- VINCITORE: NO OTHER LAND(Palestina, Norvegia), diretto da Yuval Abraham, Rachel Szor, Basel Adra & Hamdan Ballal
- BYE BYE TIBERIAS (BYE BYE TIBERIADE), diretto da Lina Soualem
- DAHOMEY (Francia, Senegal), regia di Mati Diop
- IN LIMBO (W ZAWIESZENIU) (Polonia), regia di Alina Maksimenko
- SOUNDTRACK TO A COUP D’ETAT (Francia, Belgio, Paesi Bassi), regia di Johan Grimonprez
Miglior regista europeo
- VINCITORE: Jacques Audiard perEMILIA PÉREZ
- Andrea Arnold per BIRD
- Pedro Almodóvar per THE ROOM NEXT DOOR (La stanza accanto)
- Mohammad Rasoulof per IL SEME DEL FIGLIO SACRO
- Maura Delpero per VERMIGLIO
Miglior attrice
- VINCITORE: Karla Sofía Gascón inEMILIA PÉREZ
- Renate Reinsve in ARMAND
- Trine Dyrholm in THE GIRL WITH THE NEEDLE (La ragazza con l’ago)
- Vic Carmen Sonne in LA RAGAZZA CON L’APE
- Tilda Swinton in THE ROOM NEXT DOOR
Miglior attore
- VINCITORE: Abou Sangare in SOULEYMANE’S STORY
- Franz Rogowski in BIRD
- Ralph Fiennes in CONCLAVE
- Lars Eidinger in DYING
- Daniel Craig in QUEER
Migliore sceneggiatura
- VINCITORE: Jacques Audiard perEMILIA PÉREZ
- Magnus von Horn & Line Langebek per THE GIRL WITH THE NEEDLE
- Pedro Almodóvar per THE ROOM NEXT DOOR
- Mohammad Rasoulof per IL SEME DELLA FIGLIA SACRA
- Coralie Fargeat per LA SOSTANZA
Scoperta europea – Premio FIPRESCI
- VINCITORE: ARMAND(Norvegia, Olanda, Germania, Svezia), regia di Halfdan Ullmann Tøndel
- HOARD (Regno Unito), regia di Luna Carmoon
- KNEECAP (Irlanda, Regno Unito), regia di Rich Peppiatt
- SANTOSH (Regno Unito, Francia, Germania), regia di Sandhya Suri
- THE NEW YEAR THAT NEVER CAME (ANUL NOU CARE N-A FOST) (Romania, Serbia), regia di Bogdan Mureșanu
- TOXIC (AKIPLĖŠA) (Lituania), regia di Saulė Bliuvaitė
Miglior film d’animazione europeo
- VINCITORE: FLOWdiretto da Gints Zilbalodis (Lettonia, Francia, Belgio)
- LIVING LARGE diretto da Kristina Dufková (Repubblica Ceca, Francia, Slovacchia)
- SAVAGES regia di Claude Barras (Svizzera, Francia, Belgio)
- SULTANA’S DREAM diretto da Isabel Herguera (Spagna, Germania, India)
- THEY SHOT THE PIANO PLAYER regia di Fernando Trueba e Javier Mariscal (Spagna, Francia, Paesi Bassi, Portogallo, Perù)
Miglior cortometraggio europeo
- VINCITORE: THE MAN WHO COULD NOT REMAIN SILENTdiretto da Nebojša Slijepčević (Croazia, Francia, Bulgaria, Slovenia)
- 2720 diretto da Basil da Cunha (Portogallo, Svizzera)
- CLAMOR diretto da Salomé Da Souza (Francia)
- THE EXPLODING GIRL regia di Caroline Poggi e Jonathan Vinel (Francia)
- WANDER TO WONDER regia di Nina Gantz (Paesi Bassi, Francia, Belgio, Regno Unito)
Premio del pubblico giovane europeo
- VINCITORE: THE REMARKABLE LIFE OF IBELIN(Norvegia), regia di Benjamin Ree
- LARS IS LOL (Norvegia, Danimarca), regia di Eirik Sæter Stordahl
- WINNERS (Germania), regia di Soleen Yusef
Image:Getty Images