I due astronauti sono decollati a giugno a bordo della navicella spaziale Boeing Starliner per il suo primo volo di prova con equipaggio.
Due astronauti della NASA impegnati in quella che avrebbe dovuto essere una missione di otto giorni verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) potrebbero restare lì fino a febbraio 2025.
Gli astronauti Suni Williams e Butch Wilmore erano originariamente partiti per la ISS il 5 giugno 2024, ma la NASA voleva che rimanessero in orbita più a lungo in modo che i loro team potessero studiare i guasti dei propulsori e le perdite di elio sulla nuova navicella spaziale Boeing Starliner.
Questi due astronauti veterani degli Stati Uniti sono i primi a essere inviati con il nuovo Starliner. Sono nello spazio da 64 giorni e il conto continua.
Ora gli astronauti potrebbero non tornare più a bordo della navicella, hanno dichiarato mercoledì i funzionari della NASA in una conferenza stampa.
Questo perché permangono incertezze circa la sicurezza della capsula della Boeing, quindi è probabile che Wilmore e Williams vedano il loro Starliner tornare sulla Terra vuoto.
“Potremmo prendere entrambe le strade”
Altri due astronauti che arriveranno sulla ISS con la missione Crew-9 di SpaceX a fine settembre verrebbero lasciati indietro a febbraio, quando la navicella dovrebbe rientrare, così Wilmore e Williams potrebbero prendere posto ai loro posti.
La NASA ha affermato che sta valutando anche un altro veicolo spaziale SpaceX come soluzione di riserva, mentre altri esperti stanno esaminando i guasti ai propulsori a bordo dello Starliner.
“Potremmo seguire entrambe le strade”, ha affermato Ken Bowersox, responsabile della missione per le operazioni spaziali della NASA.
“Abbiamo sentito molte persone preoccupate (in un recente incontro) e la decisione non è stata chiara”, ha continuato Bowersox.
Steve Stich, responsabile del programma per gli equipaggi commerciali della NASA, ha affermato che, attraverso test a terra, hanno scoperto che le guarnizioni dello Starliner sono una delle cause dei problemi ai propulsori del velivolo.
Ci sono ancora dubbi su come i propulsori torneranno sulla Terra, ha continuato Stich, quindi lavoreranno per modellare il loro utilizzo prima di rimandarli indietro.
Gli ingegneri stanno ancora cercando di capire come si siano verificate le perdite di elio nel sistema di propulsione dello Starliner: una parte del velivolo fondamentale per le manovre. Un collegamento, isolato e stabile, si è verificato prima del decollo, ma altri si sono verificati mentre era in volo.
“Crediamo ancora in Starliner”
Il Boeing Starliner è un veicolo spaziale parzialmente riutilizzabile che trasporta gli astronauti da e verso la ISS in orbita bassa. Alla fine sarà utilizzato dalla NASA per condurre missioni di routine con gli astronauti.
La Boeing ha rilasciato una breve dichiarazione in seguito all’aggiornamento delle notizie della NASA, ribadendo la propria posizione secondo cui la capsula avrebbe comunque potuto riportare a casa gli astronauti in sicurezza.
“Crediamo ancora nelle capacità dello Starliner e nelle sue motivazioni di volo”, ha affermato la compagnia in una nota rilasciata dopo il briefing.
Una decisione definitiva sul piano di ritorno sulla Terra per Williams e Wilmore è prevista per metà agosto.
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