Abbonamento trasporti a 60€ in Spagna: la rivoluzione europea

Abbonamento trasporti a 60€ in Spagna: la rivoluzione europea

La Spagna lancia un abbonamento unico per i trasporti pubblici nazionali

La rivoluzione nei trasporti pubblici in Spagna: a partire dal gennaio 2026, il Paese introdurrà un nuovo abbonamento mensile nazionale per autobus e treni, pensato per facilitare e incentivare l’uso dei mezzi pubblici a costi contenuti. Questa iniziativa si inserisce in un contesto europeo dove molte nazioni stanno adottando misure simili per ridurre la dipendenza dall’auto privata e promuovere soluzioni di mobilità sostenibile.

Un abbonamento mensile accessibile e diffuso su tutto il territorio nazionale

Il governo spagnolo, guidato dal Primo Ministro Pedro Sánchez, ha annunciato un piano ambizioso: un costo fisso di 60 euro al mese per gli adulti, mentre i giovani sotto i 26 anni potranno usufruire di una tariffa ridotta di 30 euro. Questa tessera permetterà ai cittadini di viaggiare liberamente su autobus, treni suburbani e di media percorrenza su tutto il territorio nazionale, snellendo gli spostamenti e rendendo i trasporti pubblici più accessibili e competitivi rispetto ai mezzi privati.

La portata dell’abbonamento sarà progressivamente ampliata, in collaborazione con gli enti locali, per includere anche i servizi di trasporto urbano come metropolitane e autobus cittadini, integrando così ogni modalità di viaggio. Sánchez ha sottolineato come questa misura potrà abbattere fino al 60% le spese di trasporto per molti lavoratori, con un impatto positivo sull’economia familiare e sull’ambiente.

Il modello europeo: esempi da Germania, Ungheria, Portogallo e Svizzera

La Spagna si unisce a una rete di Paesi europei che già sperimentano soluzioni analoghe.

In Germania, il cosiddetto Deutschlandticket è entrato in vigore nel 2023 con un prezzo iniziale di 49 euro al mese, aperto sia a residenti che a turisti. Nel 2025 il prezzo è salito a 58 euro, con una previsione di aumento a 63 euro nel 2026. Questo pass consente viaggi illimitati su autobus urbani, tram, metropolitane e treni a breve e media distanza in tutto il Paese, seppur escluse le linee a lunga percorrenza come IC, EC o ICE.

L’Ungheria propone un sistema simile con abbonamenti nazionali e provinciali. Il pass mensile nazionale costa circa 49 euro, ma per gli studenti è previsto uno sconto sostanzioso fino al 90%. Esiste inoltre la possibilità di acquistare carte regionali a circa 25 euro per viaggiare nelle varie contee, anch’esse con agevolazioni importanti per i giovani. Questi pass sono disponibili anche ai cittadini stranieri con diritto a tariffe ridotte, aumentando così l’accessibilità.

Il Portogallo si distingue per l’offerta più economica in Europa: il Pass ferroviario verde, introdotto nel 2024, costa soltanto 20 euro al mese ed è riservato ai residenti grazie all’obbligo del codice fiscale nazionale. Permette l’accesso a quasi tutti i treni Comboios de Portugal, tranne quelli ad alta velocità Alfa Pendular e non comprende i servizi extra-ferroviari come metropolitane o tram.

In Svizzera, gli abbonamenti sono tra i più costosi ma anche tra i più completi. L’AG Travelcard, ad esempio, consente viaggi illimitati su treni, autobus e battelli per circa 470 euro al mese per gli adulti, con un costo ridotto a 315 euro per i giovani. Per i turisti è disponibile lo Swiss Travel Pass Flex, valido a giorni alterni, mentre la Swiss Half Fare Card offre uno sconto del 50% sui biglietti ferroviari per circa 130 euro mensili.

Conclusioni: una scelta di mobilità sostenibile per il futuro

L’introduzione di un abbonamento nazionale per i trasporti pubblici rappresenta una svolta significativa nel panorama della mobilità in Europa. La Spagna, con la sua iniziativa in arrivo nel 2026, sottolinea l’importanza di rendere i mezzi pubblici più convenienti e semplici da utilizzare per tutti, dai pendolari ai giovani, fino alle famiglie.

Questi programmi dimostrano come una politica di trasporto integrata e accessibile possa favorire la riduzione dell’uso del veicolo privato, abbattere i costi individuali di spostamento e contribuire concretamente alla lotta contro l’inquinamento e il cambiamento climatico.

In un’epoca in cui la sostenibilità è prioritaria, l’Europa sembra tracciarsi una strada unitaria verso una mobilità più responsabile, efficiente e inclusiva, a beneficio di cittadini, ambiente e comunità. L’attesa ora è per il lancio spagnolo, che promette di essere un modello di riferimento per molti altri Paesi che guardano con interesse a questa evoluzione.