Artemis III: la NASA riapre il contratto dopo i ritardi di SpaceX

Artemis III: la NASA riapre il contratto dopo i ritardi di SpaceX

NASA rilancia il contratto per la missione Artemis III: la corsa alla Luna si fa più aperta

La NASA ha ufficialmente annunciato la riapertura del contratto per la prossima missione Artemis III, che porterà nuovamente l’uomo sulla superficie lunare entro il 2027. Questa decisione segna un importante ripensamento dopo l’assegnazione iniziale del contratto a SpaceX nel 2021, per un valore di 2,9 miliardi di dollari (circa 2,47 miliardi di euro), volto a sviluppare il primo lander umano commerciale, la Starship, destinata a trasportare quattro astronauti sulla Luna.

L’amministratore ad interim della NASA, Sean Duffy, ha spiegato in un’intervista rilasciata lunedì alla CNBC che, nonostante nutra grande stima per SpaceX, l’azienda guidata da Elon Musk è in ritardo rispetto al piano stabilito per la missione. “Il presidente ed io vogliamo raggiungere la Luna entro quel periodo, quindi riapriremo la gara,” ha dichiarato Duffy. “Consentiremo a diverse compagnie spaziali di competere con SpaceX. La prima realtà che ci porterà con successo a destinazione sarà la prescelta.”

Competizione nello spazio: Blue Origin e altri protagonisti delle missioni Artemis

Questa nuova apertura arriva in un momento in cui gli esperti si mostrano prudenti sulle tempistiche di SpaceX: nonostante il recente successo dell’undicesimo lancio della Starship, pubblicato da Euronews Next, è improbabile che la società riesca a rispettare la deadline del 2027 senza una serie di test consecutivi altamente riusciti nei prossimi mesi.

Sean Duffy ha inoltre indicato Blue Origin, la compagnia spaziale di Jeff Bezos, come un possibile concorrente forte nella gara per il lander lunare. La NASA collabora già con l’azienda di Bezos per progettare una versione con equipaggio del lander Blue Moon, che dovrebbe essere impiegato in Artemis V. Oltre a SpaceX e Blue Origin, altri importanti attori coinvolti nelle missioni Artemis includono giganti dell’aerospazio come Lockheed Martin, Northrop Grumman, Axiom Space, Boeing e Maxar Space Systems.

In risposta alle dichiarazioni di Duffy, Elon Musk ha commentato su X (ex Twitter) affermando che Blue Origin “non ha mai consegnato un carico utile in orbita, figuriamoci sulla Luna”, evidenziando la sua fiducia nelle capacità di SpaceX ma anche la rivalità crescente nel settore.

Artemis II e la missione verso il ritorno stabile sulla Luna

Oltre al futuro della missione Artemis III, Duffy ha aggiornato i preparativi per Artemis II, la prima missione di sorvolo lunare senza atterraggio, attesa per l’inizio di febbraio 2026. Questa missione sarà un passo cruciale verso l’obiettivo più ambizioso di stabilire una presenza umana permanente sulla Luna.

“Il nostro obiettivo è chiaro: vincere la “seconda corsa spaziale” prima della Cina,” ha affermato con determinazione Duffy. “Tornare sulla Luna, allestire un accampamento e infine costruire una base abitata a lungo termine.”

L’interesse crescente per il programma Artemis, con i suoi partner industriali e innovazioni tecnologiche, rappresenta un nuovo capitolo affascinante nell’esplorazione spaziale americana. Per scoprire di più sulle ultime novità dalla NASA e le nuove frontiere del turismo spaziale, visitate il nostro approfondimento sul futuro dei viaggi nello spazio.

Leggi anche: Il futuro del turismo spaziale tra innovazione e avventura


Il rilancio della competizione e l’ampliamento del panorama industriale intorno a Artemis III sottolineano quanto il ritorno umano sulla Luna sia una sfida condivisa tra molte realtà, pronta a scrivere una nuova pagina della storia dell’esplorazione.