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ToggleViaggio a Europa: cosa cambia con il sistema EES e cosa sapere prima di partire
Con il lancio del nuovo sistema di ingresso-uscita (EES) dell’Unione Europea previsto per il 12 ottobre, molti viaggiatori extra-UE si stanno interrogando su cosa significhi realmente questa innovazione per chi si appresta a esplorare l’area Schengen. Tra miti e informazioni contrastanti, chi prepara un viaggio a Europa è alla ricerca di chiarezza su requisiti, procedure e possibili impatti pratici. In questo articolo sfatiamo le principali false credenze e offriamo consigli utili per godersi al meglio l’esperienza di viaggio senza stress.
Il nuovo sistema EES: un cambio di passo nei controlli di frontiera
Cos’è esattamente l’EES? Il sistema di ingresso-uscita digitale punta a modernizzare e semplificare i controlli borderali nell’area Schengen, registrando elettronicamente le informazioni di ingresso e uscita dei viaggiatori extra-UE. Con questa innovazione, l’obiettivo è migliorare la sicurezza, assicurare il rispetto del limite di 90 giorni per viaggi brevi e velocizzare le procedure di controllo alle frontiere, sostituendo i tradizionali timbri sul passaporto con dati biometrici digitali, come scansioni facciali e impronte digitali.
Cosa vedere a Europa? Il punto di vista del viaggiatore sull’EES
Se hai in programma un viaggio a Europa e parti dal Regno Unito o da un altro paese extra-UE esente da visto, ecco cosa devi sapere per vivere serenamente la tua avventura:
Mito 1: servirà dimostrare l’assicurazione medica all’ingresso
Uno dei malintesi più diffusi riguarda la necessità di presentare una prova di assicurazione medica. In realtà, con l’entrata in vigore dell’EES, i viaggiatori non dovranno obbligatoriamente mostrare una polizza assicurativa sanitaria per entrare nell’UE. Durante il controllo automatizzato ai chioschi – ad esempio alla stazione internazionale di Londra St Pancras per chi viaggia in Eurostar – ti verranno poste alcune domande riguardo il tuo viaggio, ma la domanda corretta riguarda l’“assicurazione di viaggio” in generale e non specificamente quella medica.
Il Regno Unito, inoltre, continua a fornire la Global Health Insurance Card (GHIC), che dà accesso ai servizi sanitari essenziali nei paesi UE ed è gratuita. Tuttavia, il consiglio per ogni viaggiatore è sempre quello di stipulare un’assicurazione di viaggio completa, soprattutto se hai esigenze particolari o vuoi evitare costi imprevisti durante il soggiorno.
Mito 2: sarà necessario un nuovo visto per i cittadini britannici
Il sistema EES non modifica le regole di visto già esistenti. I viaggiatori provenienti da paesi esenti da visto, come il Regno Unito, potranno continuare a entrare nell’area Schengen per soggiorni brevi (fino a 90 giorni in un periodo di 180) senza richiedere un visto. L’EES si limiterà a registrare gli ingressi e le uscite in modo digitale, rendendo più sicuro e efficiente il controllo. La vera novità che interesserà chi viaggia senza visto arriverà solo a fine 2026 con l’introduzione del sistema ETIAS, un’autorizzazione di viaggio preventiva, simile all’ESTA statunitense, che richiederà il pagamento di una piccola tariffa (circa 20 euro).
Mito 3: l’EES è una punizione per la Brexit
Alcuni viaggiatori britannici temono che l’EES sia una misura punitiva legata all’uscita del Regno Unito dall’UE, ma questa è solo una falsa diceria. In realtà, il progetto dell’EES è stato concepito ben prima della Brexit ed è destinato a tutti i cittadini extra-UE, indipendentemente dalla loro nazionalità. Anzi, il Regno Unito stesso ha annunciato l’introduzione di un proprio sistema, chiamato ETA (Electronic Travel Authorization), che entrerà in vigore ad aprile 2025 e richiederà una pre-registrazione online per facilitare gli ingressi nel Regno Unito.
Mito 4: il sistema EES vale anche per i cittadini dell’UE
Un errore comune è pensare che l’EES interessi tutti i viaggiatori diretti in Europa. In realtà, il sistema riguarda soltanto cittadini extra-UE in viaggio per soggiorni brevi nell’area Schengen. Chi possiede cittadinanza UE o permessi di soggiorno a lungo termine non sarà soggetto agli automatismi dell’EES. Sono inoltre esentati diversi gruppi, come i lavoratori transfrontalieri o i titolari di particolari privilegi diplomatici.
Mito 5: l’EES comporterà costi aggiuntivi
Non preoccuparti: l’EES non prevede l’applicazione di tasse extra al momento dell’ingresso o dell’uscita dall’UE. Le uniche spese future saranno legate al sistema ETIAS, che però entrerà in funzione solo nel 2026 e prevede costi contenuti. Sono inoltre previsti sconti o esenzioni per minori di 18 anni, over 70 e familiari di cittadini dell’UE.
Mito 6: i controlli alle frontiere saranno più lunghi e complicati
È normale temere che la nuova procedura digitale possa creare caos negli aeroporti e alle frontiere. Tuttavia, l’obiettivo dell’EES è proprio il contrario: ridurre le file e accelerare i passaggi grazie alla sostituzione della timbratura manuale con sistemi biometrici e chioschi self-service. Inizialmente potrebbero esserci piccoli ritardi durante la fase di adattamento, ma a lungo termine i viaggiatori potranno beneficiare di un’esperienza più fluida.
Mito 7: l’EES raccoglierà tutte le informazioni personali
La tutela della privacy è una preoccupazione diffusa, ma con l’EES saranno raccolti solo dati biometrici e di viaggio strettamente necessari, come impronte digitali, foto e date degli ingressi e uscite. Non verranno tracciati i movimenti all’interno dell’UE o altri dettagli personali sensibili. Il sistema è conforme alle severe normative europee sulla protezione dei dati, che ne regolano conservazione e utilizzo, garantendo massima sicurezza per il viaggiatore.
Consigli pratici per affrontare il viaggio con il sistema EES
- Prepara i documenti in ordine: assicurati che il passaporto sia valido per almeno 3 mesi dopo la data prevista per la partenza dall’UE e che sia stato emesso negli ultimi 10 anni.
- Acquista un’assicurazione di viaggio completa: anche se non obbligatoria, è sempre consigliabile coprire eventuali spese mediche o problemi imprevisti durante il tuo viaggio.
- Porta con te la documentazione comprovante il motivo del viaggio: qualche volta può essere chiesto di giustificare la motivazione del soggiorno, avere la prenotazione dell’alloggio o il biglietto di ritorno.
- Familiarizza con i nuovi chioschi e procedure: se viaggi da Londra St Pancras o da uno degli aeroporti europei interessati, non farti prendere dal panico al momento del controllo automatico. Segui le istruzioni e approfitta dei tempi digitalizzati per velocizzare il passaggio.
In conclusione: il futuro del viaggio in Europa è digitale e più semplice
Il sistema EES rappresenta un passo avanti per rendere i viaggi in Europa più sicuri, efficienti e moderni. Da viaggiatore, affrontare queste novità con consapevolezza e preparazione significa evitare ansie inutili e godersi al meglio l’atmosfera unica del vecchio continente, tra città incredibili, paesaggi mozzafiato e un patrimonio culturale senza eguali. Prima di partire per il tuo prossimo viaggio a Europa, ricorda che l’EES non cambia le regole fondamentali sui documenti e visti, ma aggiunge un livello di sicurezza e rapidità che ti farà risparmiare tempo prezioso.
Viaggiare informati è il primo passo per vivere esperienze indimenticabili, quindi affidati solo a fonti ufficiali e aggiornate, e preparati a esplorare l’Europa con occhi nuovi.