Il progetto potrebbe essere fondamentale per realizzare le ambizioni climatiche dell’Europa.
Lunedì è stato annunciato il primo progetto di rimozione dell’anidride carbonica onshore nell’Unione Europea, frutto della collaborazione tra le start-up di stoccaggio del carbonio RepAir Carbon e C-Questra.
La partnership vedrà la realizzazione del primo sistema DACS (Direct Air Capture and Storage) onshore del blocco in Francia e potrebbe aiutare l’Europa a raggiungere i propri obiettivi climatici rimuovendo il carbonio dall’atmosfera.
La start-up olandese C-Questra specializzata nello stoccaggio del carbonio ha annunciato la partnership con la società americana RepAir Carbon specializzata nella rimozione del carbonio, grazie alla quale il carbonio verrà catturato e immagazzinato.
Le attuali soluzioni DAC consumano molta energia e possono emettere più CO2 di quanta ne catturino, comportando costi proibitivi su larga scala.
Questi sistemi si basano su solventi e assorbenti che richiedono una sostituzione regolare e comportano potenziali rischi per la salute e la sicurezza.
Tuttavia, la soluzione proposta da RepAir è quella di non utilizzare calore ma solo elettricità, il che, secondo l’azienda, riduce il consumo energetico del 70%.
Lo stoccaggio del carbonio presenta anche rischi per la sicurezza. Ma le aziende hanno affermato che è sicuro poiché il carbonio verrà immagazzinato in formazioni geologiche sotterranee, come le falde acquifere saline e ci sarà un sistema completo di monitoraggio, reporting e verifica (MRV) da parte di entrambe le aziende per garantire la permanenza, la sicurezza e l’integrità della catena del valore della CO2 che include sia la cattura che lo stoccaggio permanente.
Trattandosi di un progetto onshore, è anche più economico in quanto elimina le costose infrastrutture offshore. Si trova vicino a Parigi a Grandpuits, nella regione dell’Île-de-France nella Francia centro-settentrionale, dove C-Questra ha richiesto un permesso per sviluppare un sito di stoccaggio di CO2 onshore.
L’obiettivo del progetto è di rimuovere 100.000 tonnellate di CO2 all’anno entro il 2030, con la possibilità di arrivare a megatoni entro il 2035.
L’Europa meridionale mira a sviluppare il primo hub di stoccaggio di CO2 su scala commerciale come parte del piano strategico Mediterranean Carbon Capture and Storage (CSS) sviluppato da Francia, Italia e Grecia. Il progetto elimina la necessità di costose infrastrutture midstream e offshore, semplificando il processo e riducendo i costi.
Questa partnership segue un altro importante progetto in Grecia.
“Questo sta stabilendo un nuovo standard per la rimozione efficiente e scalabile del carbonio in Europa”, ha affermato Jean-Philippe Hiegel, responsabile della strategia e della crescita di RepAir Carbon, in un comunicato stampa.
“La combinazione della nostra tecnologia, che utilizza solo 0,6 MWh per tonnellata di CO2 catturata, rispetto ai 2,5 MWh della maggior parte dei concorrenti, e l’esperienza unica di C-Questra nello stoccaggio del carbonio, affronta un ostacolo fondamentale all’adozione diffusa dei DACS.
“Si tratta di un fatto incredibilmente entusiasmante, considerando le esigenze globali di decarbonizzazione”, ha aggiunto.
In Islanda è presente un altro impianto di cattura e stoccaggio diretto dell’aria, avviato nel 2021.
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