Di fronte al rischio di un’escalation con Israele, alcune compagnie aeree internazionali hanno deciso di sospendere i collegamenti per la capitale del Libano
Alcuni voli da e per l’aeroporto internazionale di Beirut sono stati cancellati in questi giorni a causa dell’escalation tra Israele e Hezbollah: diverse compagnie hanno spiegato infatti di temere per la sicurezza dei passeggeri. Ciò però non sembra dissuadere gli espatriati libanesi, che come ogni anno tornano a casa per trascorrere l’estate con i loro familiari: per loro, la minaccia di una guerra aperta è qualcosa a cui sono di fatto abituati, come spiega all’agenzia AP il 71enne Mohammad Mokhalid, originario del villaggio di Jarjoug, mentre accoglie allo scalo Rafic Hariri della capitale la figlia e i nipoti.
Nel fine settimana l’attacco di Hezbollah
Il Libano si aspetta una rappresaglia da parte di Israele, dopo che nel fine settimana un missile ha colpito un campo di calcio nella città di Majdal Shams, sulle alture del Golan siriano annesse a Israele, uccidendo dodici tra bambini e adolescenti. Tel Aviv ha subito puntato il dito contro Hezbollah, reo secondo la diplomazia dello Stato ebraico di aver effettuato l’attacco. Secca la replica della stessa organizzazione libanese, che ha dichiarato di essere estranea all’attacco.
Ciò nonostante, i timori di un conflitto aperto tra Hezbollah e l’esercito israeliano sono immediatamente cresciuti, in un contesto già teso da ormai quasi dieci mesi. Così, alcune compagnie aeree hanno deciso di non correre rischi e annullare i voli programmati.
Luthansa, Swiss e Eurowings sospendono i voli
In particolare, la tedesca Lufthansa ha fatto sapere, assieme a Swiss e Eurowings, di aver deciso di sospendere i collegamenti “fino al 5 agosto compreso”. Air France ha deciso di cancellarne alcuni, e altre compagnie hanno optato per modifiche ai programmi di volo. Allo stesso modo, ritardi sono stati registrati anche per i voli della Middle East Airlines libanese, che ha spiegato di aver dovuto risolvere problemi legati alla copertura dei rischi assicurativi.
I vertici della compagnia di bandiera di Beirut hanno però incontrato il primo ministro ad interim Najib Mikati, e al termine del colloquio hanno spiegato che attualmente non ci sarebbero rischi di attacchi per l’aeroporto. E ha sottolineato il fatto che, ad esempio, Lufthansa aveva cancellato i voli per il Libano anche nei primi mesi della guerra nella Striscia di Gaza.
La macchina diplomatica al lavoro per una soluzione pacifica
Intanto, nel tentativo di evitare un’estensione del conflitto, si muovono le macchine diplomatiche internazionali. La Casa Bianca ha fatto sapere di aver parlato con le controparti israeliane e libanesi per cercare una soluzione pacifica “e porre fine a tutti gli attacchi una volta per tutte”. Intanto, l’esercito israeliano ha dichiarato di aver colpito alcuni obiettivi all’interno del Libano, ma per ora non sono stati superati i livelli di conflittualità già sperimentati nei mesi scorsi.
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