La Commissione ha avviato una procedura di infrazione già ad aprile.
Secondo la Commissione europea, Polonia e Slovacchia devono ancora nominare formalmente gli enti regolatori incaricati di supervisionare la conformità delle piattaforme online al Digital Services Act (DSA), nonostante siano legalmente obbligate a farlo entro il 17 febbraio. dati.
Ad aprile la Commissione ha avviato procedure di infrazione contro entrambi i paesi perché non avevano ancora nominato i regolatori. Anche l’Estonia era stata inizialmente oggetto di un reclamo, ma ha successivamente notificato alla Commissione la designazione del suo Digital Services Coordinator (DSC).
I regolatori nazionali sono il principale punto di contatto delle piattaforme online per aiutare la Commissione a raccogliere prove sull’implementazione del DSA. Si riuniscono sotto l’egida dell’EU oversight board nel tentativo di semplificare gli approcci nazionali e garantire agli utenti di tutta l’UE gli stessi diritti.
Ad aprile l’esecutivo dell’UE ha anche rimproverato Cipro, Repubblica Ceca e Portogallo per non aver conferito ai loro DSC i poteri e le competenze necessari per svolgere i loro compiti. Euronews ha capito che questi tre paesi devono ancora conferire poteri ai DSC.
I paesi hanno avuto due mesi di tempo per rispondere e porre rimedio alle carenze rilevate dalla Commissione; l’invio di pareri motivati rappresenta un possibile passo successivo nella procedura di infrazione.
“La Commissione è in continuo dialogo con tutti gli Stati membri per monitorare i progressi e fornire supporto tecnico agli Stati membri per l’attuazione del Digital Services Act”, ha detto a Euronews un portavoce della Commissione.
Nel caso del Belgio, la nomina formale dell’autorità di regolamentazione delle telecomunicazioni BIPT come DSC del paese dovrà attendere la fine della pausa estiva delle attività parlamentari, ha affermato un portavoce del BIPT.
A febbraio Euronews ha riferito che, sebbene il DSA sia entrato in vigore lo scorso agosto, solo una manciata di paesi aveva nominato un ente di regolamentazione nazionale a quella data.
Ai sensi del DSA, le piattaforme online con una media di oltre 45 milioni di utenti mensili nell’UE, come Facebook, TikTok, Booking.com e Amazon, devono rispettare norme severe, come i requisiti di trasparenza e la protezione dei minori online.
A partire da febbraio, il DSA ha iniziato ad applicarsi a tutte le piattaforme, anche a quelle con meno utenti.
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