Immergiti in Giappone con questo nuovo visto per nomadi digitali.
Il Giappone si sta preparando a lanciare un visto per nomadi digitali il mese prossimo. Permetterà ai cittadini di 49 nazioni, compresi gli Stati membri dell’UE, di rimanere nel paese per un massimo di sei mesi.
Con città vivaci, paesaggi naturali diversificati e una cultura pop famosa in tutto il mondo, il Giappone è il luogo perfetto per combinare lavoro e viaggio.
Il Paese è sempre più apertura agli stranieri nella speranza di rilanciare la propria economia e la competitività internazionale, minacciate dall’invecchiamento della popolazione.
Attualmente nel paese lavorano oltre due milioni di cittadini stranieri: il numero più alto mai registrato, secondo il Ministero del Lavoro giapponese.
Ecco tutto quello che devi sapere sulle novità del Giappone visto per nomade digitalecompreso chi può presentare domanda e quali sono le condizioni.
Chi può richiedere il visto per nomadi digitali del Giappone?
Possono presentare domanda per il Giappone i cittadini di 49 paesi e territori nomade digitale Visa. Questi includono le nazioni che hanno firmato un trattato fiscale con il paese o che sono esenti dal visto quando si visita il Giappone.
Sono inclusi tutti i paesi dell’UE, insieme ad Armenia, Bielorussia, Georgia, IslandaLiechtenstein, Moldavia, Monaco, Macedonia del Nord, Norvegia, Serbia, Svizzera, Turchia e Regno Unito.
Al di fuori dell’Europa, gli australiani, Coreani del SudSingapore e cittadini statunitensi sono tra gli altri cittadini che possono presentare domanda.
Gli obiettivi del visto altamente qualificato professionisti, in particolare quelli che lavorano nel settore IT. Sarà concesso per “attività designate”, compreso il lavoro a distanza per un’azienda al di fuori del Giappone o come libero professionista per clienti all’estero. Si prevede che ciò si applichi anche agli YouTuber che guadagnano da inserzionisti esteri.
Quanto devi guadagnare per il visto per nomadi digitali del Giappone?
I candidati per GiapponeIl visto per nomade digitale deve avere un reddito annuo di almeno 10 milioni di yen giapponesi (62.672 euro).
Devono inoltre avere un’assicurazione sanitaria privata.
Il visto consente ai lavoratori a distanza di rimanere nel Paese per un massimo di sei mesi, il doppio dei 90 giorni attualmente consentiti senza visto “Visitatori a breve termine”, a cui tecnicamente non è consentito lavorare durante il loro soggiorno. Può essere rinnovato solo sei mesi dopo aver lasciato il Paese, il che significa che non saranno possibili soggiorni consecutivi.
Sarà consentito l’accompagnamento dei figli e dei coniugi nomadi digitali durante il soggiorno in Giappone, purché coperti anche da un’assicurazione medica privata.
Tuttavia, i richiedenti non avranno diritto alla residenza e non gli sarà consentito affittare a lungo termine alloggio.
Il visto proposto è ora aperto al pubblico commento prima del suo lancio previsto entro la fine di marzo.
Image:Getty Images