Da quando il multimiliardario Elon Musk ha rilevato Twitter, ha cercato di scuotere completamente le cose sulla piattaforma dei social media, portando grandi quantità di elogi e critiche. Un punto chiave di questo è stato il rilascio di una raccolta di comunicazioni interne dell’azienda a un gruppo selezionato di giornalisti.
Il suo scopo era sostenere le affermazioni secondo cui Twitter ha cercato attivamente di censurare determinati fatti e aveva un programma politico per quanto riguarda la sua politica di moderazione dei contenuti.
Nella versione più recente dei cosiddetti “Twitter Files”, i dipendenti dell’azienda sono stati descritti come sempre più preoccupati dopo le elezioni presidenziali statunitensi del 2016.
Le e-mail interne mostrano che i capi di Twitter volevano essere visti come più proattivi nell’affrontare presunti account collegati alla Russia sulla piattaforma.
Alla fine ha portato a una presunta nuova politica. In pubblico, i contenuti verrebbero rimossi a “sola discrezione” di Twitter, ma in privato la società rimuoverebbe sempre più gli account “identificati dalla comunità dell’intelligence statunitense come un’entità sponsorizzata dallo stato che conduce operazioni informatiche”.
Non è insolito che le agenzie di intelligence parlino con una società di social media come Twitter, avvertendole di eventuali account potenzialmente minacciosi o fuorvianti.
Tuttavia, alcuni sostengono che si siano spinti troppo oltre nel cercare di consigliare Twitter. Si presume che la società sia stata pagata circa 3,5 milioni di euro (3.415.323 dollari) e che potrebbe esserci un conflitto di interessi.
Ma questa narrativa di collusione e scorrettezza regge al controllo? Twitter che chiede il rimborso per i casi che gli è stato chiesto di esaminare dalle agenzie governative non è nuovo o illegale.
Sul suo sito web la società nota come può “chiedere il rimborso dei costi associati alle informazioni prodotte ai sensi di un procedimento legale e come consentito dalla legge (ad esempio, ai sensi del 18 USC §2706).”
Inoltre, l’FBI ha negato di aver detto esplicitamente a Twitter di rimuovere qualsiasi post o account, affermando “entità del settore privato”. indipendentemente prendere decisioni su quale azione intraprendere dopo che l’FBI li ha notificati” (corsivo aggiunto).
Molte persone, specialmente nella destra politica, hanno recentemente cercato di screditare l’FBI dopo il suo raid nella casa di Mar-A-Lago dell’ex presidente Donald Trump.
Tuttavia, le ultime rivelazioni hanno portato alcuni a chiedersi se gli utenti di Twitter fossero stati censurati e se la politica di moderazione dei contenuti di Twitter fosse propria o se fosse parzialmente esternalizzata alla comunità dell’intelligence statunitense.
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